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Vi è stato un nuovo attacco terroristico in Afghanistan, paese martoriato da una guerra di cui non si vede la fine e che oggi conta tre fronti aperti, i talebani, i regolari con gli Usa e l’Isis. Quest’ultimo sta cercando di farsi strada con l’obiettivo di controllare parte del territorio e quindi di espandersi nei paesi limitrofi.
L’attentato di ieri sera, prontamente rivendicato dai talebani, è avvenuto a Kabul, presso il Green Village, situato nella parte orientale della capitale: da quanto è stato riferito dalle autorità a compierlo sarebbe stato in un primo momento un kamikaze che si è fatto esplodere nei pressi di una stazione di servizio, poi sarebbero entrati in azione i complici che hanno sparato all’impazzata. Il bilancio è di 16 morti e di oltre 120 feriti.
L’azione terroristica è avvenuta dopo i colloqui fra il presidente Ashraf Ghani e l’inviato americano Zalmay Khalilzad, incontro dal quale sarebbero emersi segnali positivi per il raggiungimento della pace.
Gli Usa si vorrebbero ritirare dal pantano afgano lasciando nel paese solo alcune basi militari, ma non tutti fra i gruppi della costellazione dei talebani sono disposti ad interloquire con il governo di Kabul o a fare concessioni in funzione di possibili accordi di pace.
