Afghanistan. Dopo l’attacco all’ambasciata irachena, attentato dell’Isis in una moschea sciita; 29 morti

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Un kamikaze si è fatto esplodere nella moschea sciita Jawadia a Dehr Hebad, quartiere di Herat, il capoluogo dell’Afghanistan occidentale in cui sono impegnati i militari italiani. Le notizie non sono ancora definitive, e diverse agenzie riportano di 29 morti e 63 feriti, ma alcuni media parlano di una cinquantina di vittime.
L’azione terroristica è quasi certamente riconducibile all’Isis, che da qualche tempo sta cercando di prendere il controllo di territori dell’Afghanistan anche per allargare la propria azione sui paesi vicini. Difatti i talebani hanno dichiarato la loro estraneità ai fatti attraverso il portavoce Zabihullah Mujahid.
L’attacco è avvenuto 24 ore dopo quello condotto sempre dall’Isis contro l’ambasciata irachena a Kabul, dove però i miliziani che hanno aperto il fuoco nell’edificio, dopo essersi aperti la strada con un kamikaze che si è fatto esplodere con un’autobomba, sono stati neutralizzati dalle guardie di sicurezza.