Afghanistan. Falliti i colloqui di Trump, ci provano i russi

Lavrov, 'i talebani devono scendere a compromessi'.

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Fino ad oggi i colloqui di Doha tra i talebani e il governo di Kabul voluti da Donald Trump hanno portato a poco o nulla, sia perché le autorità afgane continuano a non godere della necessaria stima degli “studenti coranici” sia perché gli stessi rappresentano un mondo frastagliato in innumerevoli gruppi e sottogruppi quasi sempre autonomi.
La guerra in Afghanistan è stata per gli statunitensi un disastro, basti pensare che prima del conflitto i talebani controllavano il 30 percento del territorio, ed oggi, dopo 20 anni di conflitto e 400mila morti perlopiù civili, essi ne controllano il 70 percento.
Oggi, mentre in Afghanistan si continua a morire ed in mattinata quattro dipendenti statali sono rimasti uccisi nella parte settentrionale della capitale, a prendere in mano le trattative è stata la Russia: si è infatti svolta a Mosca una riunione tra i talebani, le autorità governative afgane e membri del ministero degli Esteri russo, ed il ministro Sergey Lavrov ha invitato i combattenti ribelli ad assumere una posizione costruttiva e scendere a compromessi.
Esprimendo dispiacere per il fallimento dei colloqui di Doha, Lavrov ha detto di sperare che “questo dialogo contribuisca a creare le condizioni per raggiungere progressivi negoziati interafghani”, ed ha affermato che vista la situazione sul territorio, “un ulteriore ritardo sarebbe inaccettabile”.