Afghanistan. I talebani hanno nominato Kabir nuovo primo ministro provvisorio del paese

di Alberto Galvi

I talebani afgani hanno nominato nuovo primo ministro provvisorio del paese. Si tratta di Maulvi Abdul Kabir, che ha sostituito il mullah Mohammad Hasan Akhund, che era capo del governo ad interim da quando il gruppo aveva preso il controllo del paese nell’agosto 2021. La nomina di Kabir è avvenuta con un decreto speciale del leader supremo dei talebani, Hibatullah Akhunzada. Abdul Kabir ha svolto un ruolo chiave nell’accordo di Doha del 2020 con gli Stati Uniti.
Dal 2001 Kabir era soggetto alle sanzioni delle Nazioni Unite. Si era rifugiato in Pakistan dopo che il governo talebano era stato rovesciato dall’invasione guidata dagli Stati Uniti nel 2001.
Il fondatore dei talebani, il mullah Omar, nominò Kabir nell’alto Consiglio direttivo talebano. Kabir ha ricoperto posizioni cruciali nei precedenti e attuali governi: la sua prima nomina è avvenuta nel 1996 come governatore della provincia di Nangarhar, lungo il confine orientale del paese con il Pakistan. 
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha elencato Kabir come persona sanzionata nel gennaio 2001 per i suoi ruoli nel primo regime talebano, dove è stato deputato agli Affari economici, membro del Consiglio dei ministri, governatore della provincia di Nangarhar e capo della zona orientale.
Kabir, che proviene dalla tribù Zadran di etnia pashtun, faceva parte nel luglio 2005 di un gruppo di leader talebani che è stato arrestato da agenti dell’intelligence pakistana durante i raid contro il gruppo nel nord-ovest del Pakistan. Tuttavia ci sono notizie contrastanti sulla data del suo arresto.
Dal ritorno al potere dei talebani nel 2021 Kabir ha svolto un ruolo cruciale nei negoziati con la leadership statunitense durante i colloqui a Doha, che hanno portato al ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan dopo 20 anni di guerra. All’accordo di Doha Kabir aveva anche fatto parte del comitato designato per parlare direttamente con l’allora inviato degli Stati Uniti, Zalmay Khalilzad.