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L’”homo novus” a cui starebbero pensando i talebani per formare un governo dando segnali distensivi alla comunità internazionale, di nuovo ha ben poco. Hamid Karzai è stato presidente dell’Afghanistan per 10 anni, dal 2004 al 2014, il primo eletto democraticamente dopo l’invasione di Usa ed alleati nel 2011.
Di etnia pashtun ed esponente del clan Popalzay, Karzay era stato messo da parte alla fine del suo mandato in quanto si era rifiutato di firmare il consenso ai militari Usa di rimanere nel paese sine die. Si era inoltre opposto ai bombardamenti dei villaggi nei quali erano ospitati i talebani, stragi spesso condotte con droni che hanno comportato un gran numero di civili uccisi, compesi i bambini.
La tv Tolo ha reso noto che fonti dei talebani e dello stesso Karzai hanno riferito che l’ex presidente si è incontrato con diversi esponenti dei talebani, come pure l’inviato ai colloqui di Doha Abdullah Abdullah.
Karzai, che in più occasioni aveva richiesto il ritiro degli Usa e che la sicurezza venisse affidata all’esercito regolare, verrebbe ora incaricato di formare un “governo inclusivo”.