Afghanistan. Presa sottogamba l’occupazione afgana del paese

di Shorsh Surme –

Senza il sostegno degli Stati Uniti, l’Afghanistan potrebbe diventare di nuovo un campo di battaglia internazionale dei talebani. Abbandonato a se stesso l’Afghanistan dopo 20 anni, il terrorismo potrebbe conoscere un’acutizzazione e mettere gli stessi americani e il resto del mondo a rischio.
Nessuno ha mai previsto i rapidi progressi di queste settimane compiuti dai talebani una volta iniziato il ritiro non solo dell’esercito Usa e della Nato dal paese, e preoccupa il fatto che in pochi abbiano messo in conto gli orrori che potrebbero seguire ad una completa vittoria dei talebani per via del collasso dello stato afgano, una realtà omessa o alla quale non si è penato.
Mentre continuano gli eccidi di militari regolari e collaborazionisti, gli afgani si aggrappano alla speranza che l’esercito nazionale afghano possa essere in grado di resistere e non capitolare, o peggio, disintegrarsi di fronte all’assalto dei talebani.
Molti analisti sulla questione afgana prevedono che ne seguirà una feroce e sanguinosa guerra civile, anche se le recenti vittorie dei talebani sono il risultato di una guerra cominciata già nel 2004.
A parte il terribile costo umano che questa escalation di violenza avrà nel paese, il suo impatto si farà sentire nell’intera regione. La maggior parte degli strateghi e dei politici, specialmente negli Stati Uniti e in occidente, stanno prendendo sotto gamba l’occupazione talebana dell’Afghanistan, che sarebbe ovviamente una catastrofe. Tuttavia, anche se ciò non accadesse e vi fosse solo una forte resistenza ai talebani, il proseguimento della guerra sarà molto più a lungo del previsto.
I risultati di questi scenari si faranno sentire non solo in Afghanistan e nelle sue immediate vicinanze (Pakistan, Iran, Stati dell’Asia centrale) o nel vicinato esteso (India, Cina, Russia, Medio Oriente), indipendentemente dal fatto che i talebani abbiano il dominio completo o abbiano solo il controllo di gran parte dell’Afghanistan.
I talebani oggi non sono quelli del 1996, ma hanno due anime; una è legata ad al-Qaeda, l’altra dell’Isis, questa più pericolosa. Ci sono già segnalazioni di veterani combattenti islamisti che stanno arrivando in Afghanistan da ovunque, per cui la comunità internazionale, in particolare gli Stati Uniti, la Nato e l’Ue, devono riconsiderare la politica sull’Afghanistan e la via da seguire.