Afghanistan. Report di Hrw denuncia le uccisioni di civili

di Gianni Sartori

In un report di Human Rights Watch di 53 pagine vengono documentai in dettaglio e con testimonianze circoscritte le ripetute violazioni attuate dal 2017 al 2019 dalle milizie paramilitari, sostenute dalla CIA in Afghanistan. Nello specifico il report documenta la presenza di esecuzioni sommarie che si sono concretizzate con l’eliminazione di civili, nel ricorso a raid notturni e nella scomparsa illegale di detenuti. Il report illustra drammaticamente 14 casi in cui le milizie afghane appoggiate dalla CIA hanno commesso gravi abusi, alcuni equivalenti a crimini di guerra. In altri termini, nell’accelerare le operazioni contro i talebani, “la CIA ha consentito alle forze afghane di commettere atrocità tra cui esecuzioni e sparizioni extragiudiziali”, ha dichiarato Patricia Gossman, direttore associato dell’Asia per HRW e autore del rapporto. Gossman ha sottolineato che ”In ogni caso, queste forze hanno semplicemente sparato alle persone sotto la loro custodia e hanno consegnato intere comunità al terrore di incursioni notturne abusive e attacchi aerei indiscriminati”. Il rapporto si basa su interviste con 39 residenti locali e altri testimoni delle incursioni notturne nelle province di Ghazni, Helmand, Kabul, Kandahar, Nangarhar, Paktia, Uruzgan, Wardak e Zabul, nonché con gruppi afghani per i diritti umani che hanno documentato tali raid. Sotto il profilo militare, a partire dal 2001 la CIA ha pianificato un’operazione antiterrorismo in Afghanistan parallela ma distinta dall’operazione militare statunitense continuando a reclutare, equipaggiare, addestrare e schierare forze paramilitari afgane alla ricerca delle forze di al-Qaeda e dei talebani e, dal 2014, militanti affiliati allo Stato islamico.
“Un residente nella provincia di Wardak – sostiene il report di Human Rights Watch – ha affermato che la forza d’attacco ha distrutto il cancello del nostro complesso con un dispositivo esplosivo. Hanno ucciso uno dei miei figli sul retro della nostra casa e hanno preso l’altro con loro. Inoltre le milizie paramilitari ci hanno accusato, ‘Perché dai da mangiare ai talebani?. Ma i talebani vengono a chiedere cibo. Se non dai loro da mangiare, ti molestano”.
Nella provincia di Paktia, nell’agosto 2019 un’unità paramilitare ha ucciso otto uomini che visitavano le loro famiglie per le vacanze di Eid e altri tre nello stesso villaggio. Testimoni hanno detto che nessuno ha offerto alcuna resistenza prima di essere fucilato. Le forze hanno ucciso un anziano di 60 anni sparandogli negli occhi e suo nipote, uno studente di 20 anni, in bocca.
I raid notturni sono stati spesso accompagnati da attacchi aerei che hanno ucciso indiscriminatamente o sproporzionatamente i civili afgani. Il drammatico aumento delle vittime civili delle operazioni aeree statunitensi nell’ultimo anno può riflettere i cambiamenti delle direttive tattiche che eliminano i limiti che in precedenza erano stati posti. Nel report viene illustrato il caso di un attacco aereo a Nangarhar che ha ucciso almeno 13 civili membri di due famiglie, tra cui diversi bambini.
“Durante le incursioni notturne – riferisce il report – nelle strutture mediche le forze paramilitari hanno aggredito e talvolta ucciso il personale medico”. A luglio le milizie paramilitari hanno fatto irruzione in una clinica medica nella provincia di Wardak, hanno accusato il personale della clinica di curare i combattenti talebani e ucciso una guardia e un addetto al laboratorio della clinica.
Il fatto che le milizie talebane abbiano spesso commesso violazioni delle leggi di guerra e violazioni dei diritti umani, inclusi attacchi indiscriminati che hanno ucciso e ferito numerosi civili, non giustificano le violazioni del governo afgano o americano.
Il report non poteva che concludersi raccomandando al governo afghano di indagare in modo imparziale su tutte le accuse di abuso da parte delle forze di sicurezza afghane, di perseguire i responsabili di crimini di guerra e di gravi abusi oltre che di sciogliere e disarmare le forze paramilitari che operano al di fuori delle normali catene di comando. Quanto al governo americano questo dovrebbe indagare sul personale americano coinvolto in questi abusi, perseguire i responsabili di crimini di guerra e cessare di sostenere le forze afghane che sono state responsabili di gravi violazioni.
Nonostante la drammaticità del report di HRW, da un punto di vista strettamente storico non dobbiamo dimenticare che le guerre irregolari o asimmetriche che fanno uso sia della guerriglia che del terrorismo sono una costante, come illustrano fra l’altro la guerra di Algeria e la guerra del Vietnam.