Albania. ‘Assassino razzista’: gli studenti di Për Universitetin contro il sindaco di tirana Veliaj

di Giacomo Dolzani –

“Assassino, ladro e razzista”, così gli studenti del comitato universitario albanese Për Universitetin hanno definito il sindaco di Tirana, Erion Veliaj, ex ministro al Benessere Sociale e della Gioventù del governo del primo ministro socialista Edi Rama.
Secondo l’organizzazione studentesca Veliaj avrebbe una visione della capitale come “un diritto privato delle elité”, accusandolo di essere la causa della morte del 17enne Ardit Gjoklajt, giovane operaio morto per un incidente mentre lavorava nella discarica di Sharrës, la cui gestione è stata affidata in maniera opaca e senza gara d’appalto dal comune di Tirana a una azienda che l’avrebbe amministrata assumendo operai, anche giovanissimi, senza contratto e costretti a lavorare in condizioni di sicurezza estremamente precarie.
Veliaj è stato spesso accusato dai suoi oppositori di esercitare pressioni sulla stampa per evitare indagini scomode e di concepire l’amministrazione pubblica come un mezzo per favorire aziende e persone vicine a lui o al suo partito.
Per protestare contro questo stato di cose gli attivisti di Për Universitetin hanno compiuto un’azione dimostrativa, scrivendo sui muri della capitale decine di frasi contro il primo cittadino, definendolo un razzista, un corrotto e un assassino. In un lungo post sul loro profilo Facebook gli attivisti del comitato universitario affermano infatti che, dopo aver favorito con la propria azione i morti sul lavoro, dopo aver condotto una campagna per liberare le strade della città dai venditori ambulanti, ora “l’odio fascista” di Veliaj si è diretto contro gli studenti che stanno nei dormitori, in quanto già più volte hanno organizzato iniziative e gruppi di discussione per portare alla luce il malaffare e la corruzione che permeano non solo l’amministrazione cittadina, ma le istituzioni pubbliche albanesi ad ogni livello.

Foto: Për Universitetin