Albania. Bruxelles interviene su crisi politica: Hahn, ‘a rischio adesione a Ue’

di Giacomo Dolzani – 

Continua il boicottaggio del parlamento da parte dei partiti di opposizione al governo del primo ministro albanese Edi Rama, una situazione che ha spinto pure l’Unione Europea ad intervenire nel tentativo di sbloccare la condizione di stallo in cui è precipitata la politica del paese balcanico.
Il Commissario europeo per l’allargamento, l’austriaco Johannes Hahn, schierandosi al fianco dell’esecutivo, ha condannato l’atteggiamento delle forze di minoranza, affermando che il prolungarsi di questo muro contro muro avrà sicuramente effetti negativi sul proseguo dei negoziati di adesione dell’Albania all’Unione Europea: “il parlamento deve continuare a funzionare”, ha affermato Hahn, “il dibattito politico deve avvenire in aula, non nelle piazze”.
L’assenza delle opposizioni dal parlamento ha infatti bloccato l’iter per l’approvazione della riforma della giustizia, una delle misure legislative indicate come necessaria da Bruxelles al governo di Tirana, al quale sono stati richiesti numerosi sforzi, soprattutto in fatto di liberalizzazione dell’economia e di lotta alla corruzione, al fine di poter diventare un candidato all’ingresso nell’Ue.
Le formazioni di minoranza, primo tra tutti il Partito democratico di Lulzim Basha, sono però arroccate sulle loro posizioni ed affermano che non parteciperanno più alle sedute dell’assemblea se non per votare un nuovo governo tecnico che conduca il paese ad elezioni, le quali si terrebbero comunque il 18 giugno prossimo.
Solo pochi giorni fa, il 18 febbraio, si era tenuta una grande manifestazione a Tirana, organizzata dai principali partiti di opposizione, per chiedere le dimissioni di Edi Rama, accusato di essere un premier con aspirazioni autoritarie e, soprattutto, legato agli ambienti della criminalità organizzata.

Twitter: @giacomodolzani