Albania. L’ex presidente Berisha su Libero, ‘bene l’impegno del governo Meloni sui Balcani’

'Dal nostro paese il 31% della popolazione è emigrata verso paesi ue negli ultimi 8 anni. L'Italia resta il primo approdo'.

Red –

TIRANA. “I Balcani come la Libia. Da qui si invade l’Italia” è il titolo scelto dal quotidiano Libero per l’intervista esclusiva che Sali Berisha, già presidente della Repubblica albanese tra il 1992 e il 1997, poi primo ministro fino al 2013, ha rilasciato al giornalista italiano Daniele Priori.
L’anziano politico, leader del Partito democratico d’Albania, principale forza d’opposizione di centrodestra a Tirana, nel corso del colloquio ha parlato di numerosi temi riguardanti la politica interna e internazionale.
Berisha si è detto felice per la vittoria del centrodestra in Italia e per l’impegno del Governo Meloni a mediare tra Serbia e Kosovo, mettendo però in guardia il nostro Paese sul rischio di nuove ondate migratorie verso le coste italiane dai Balcani.
“Penso l’Italia faccia bene a interessarsi da vicino alle vicende balcaniche, anche perché quando si creano problemi da questa parte dell’Adriatico, è proprio la vostra nazione la prima a pagarne le conseguenze in termini di immigrati”, ha detto Berisha. “Purtroppo però a Tirana c’è un governo che guarda più alla Serbia e alla Turchia che all’Unione Europea. Il presidente Edi Rama sta facendo di tutto per stringere sempre di più i legami con Ankara. Un mese fa ha addirittura dichiarato che il ruolo della Turchia nei Balcani non è solo importante ma è decisivo. Mettendosi di fatto in una posizione da vassallo”, ha detto ancora l’ex presidente.
“Quello che dobbiamo fare ora in Albania è riportare il popolo a un voto libero. Sconfiggere il crimine organizzato che si fonda sul traffico di droga. Pensi che l’importazione di stupefacenti dalla Colombia negli ultimi anni è aumentata di 60 volte. Il porto di Durazzo è diventato un porto libero per la cocaina su cui si fonda l’intero sistema albanese. Per cui quello che serve oggi più di ogni altra cosa è rinforzare lo stato di diritto. Sconfiggere la corruzione è di una importanza vitale per il futuro europeo del mio paese. Se continueremo così, l’Albania si devasterà ogni mese di più. Oltre il 31% della popolazione è emigrata verso i paesi Ue negli ultimi otto anni. Tra questi oltre mezzo milione sono giovani sotto i 22 anni. Non c’è stata guerra che ci abbia devastati più di Edi Rama. L’Albania così sta perdendo il proprio avvenire. Quella che si sta verificando è una purificazione etnica silenziosa del mio Paese”, ha concluso Berisha. “Ormai sta diventando una questione che vede al centro la sovranità stessa del popolo albanese”.