Alfano in Qatar firma una commessa di 5 miliardi per 7 navi da guerra

di Guido Keller

I quattro paesi del Golfo che su iniziativa dei sauditi hanno attuato il blocco delle frontiere e rotto le relazioni diplomatiche con il Qatar in quanto accusato di sostenere il terrorismo (in realtà per i buoni rapporti con l’Iran), hanno fatto una mezza marcia indietro concentrando la condizione per la ripresa dei rapporti solo sulla richiesta di interrompere il sostegno al terrorismo. Cosa che detta dall’Arabia Saudita suona come quella del bue che dà del cornuto all’asino, ma perlomeno sono sparite richieste inverosimili come la chiusura di al-Jazeera o il versamento di forti somme di indennizzo, non si è mai saputo per cosa.
D’altro canto il Qatar ha sempre tirato dritto per la sua strada, fatto salvo per la questione dell’internazionalizzazione dei luoghi sacri e l’accusa ai sauditi di politicizzare l’hajj, il viaggio sacro alla Mecca.
Rifornito dalla Turchia e dall’Iran, il Qatar ha continuato come se niente fosse ed oggi l’emirato ha annunciato una commessa all’Italia per la fornitura di 7 navi da guerra, un contratto firmato con la Fincantieri del valore di 5 miliardi di euro.
Lo ha annunciato da Doha, dov’è in visita, il ministro degli Esteri Angelino Alfano, e l’operazione include oltre a Fincantieri e sotto forma di consorzio Leonardo e Mbda; coinvolte Cassa Depositi e Prestiti e la società per l’Assicurazione del Credito all’esportazione (Sace).
Stando a indiscrezioni della stampa di tratterebbe di 4 corvette, una nave da sbarco anfibia e due incrociatori.
Alfano da canto suo fa affermato che “si tratta di una vera operazione di sistema”, “non solo di un contratto di vendita, ma di una collaborazione di lunga durata finalizzata, per i prossimi 15 anni, anche alla manutenzione, all’assistenza tecnologica e all’addestramento con il supporto, per quest’ultimo aspetto, del ministero italiano della Difesa”. L’operazione coinvolgerà mille lavoratori italiani.
La spesa per il riarmo nel Golfo è in crescita, specie dopo che il presidente Usa Donald Trump ha controfirmato a Ryad commesse per 110 miliardi; poco dopo, in giugno, lo stesso Qatar ha acquistato dagli Usa aerei F-15 per 12 miliardi.
Il ministro degli Esteri Mohammed Abdulrahman al-Thani, che già in luglio aveva incontrato a Roma Alfano, nel suo intervento di oggi ha compiuto un passaggio sulla crisi con i vicini affermando che “hanno mostrato di non aver alcuna intenzione di trovare una soluzione pacifica alla crisi. Da parte sua Alfano ha auspicato che si arrivi presto alla de-escalation e che venga individuata una soluzione “nel rispetto del diritto internazionale”.

Mohammed al-Thani. (Foto Maeci).