Algeria. 20mo venerdì di manifestazioni antigovernative

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Coincide con il 57mo dell’Indipendenza il 20mo venerdì di proteste in Algeria, una rivoluzione pacifica innescatasi con l’annuncio in febbraio della candidatura del malandato presidente Abdelaziz Bouteflika, che si era presentato per la corsa al quinto mandato, e il conseguente ritiro della stessa.
Da allora il paese non riesce ad uscire dalla crisi politica nonostante i molti tentativi del presidente ad interim Abdelkader Bensalah, ultima la proposta di un dialogo nazionale che includa “personalità nazionali credibili, indipendenti, senza affiliazioni dichiarate e senza ambizioni elettorali”, e soprattutto contempli la neutralità del governo e dell’esercito, che nel paese nordafricano ha avuto fino ad oggi un ruolo cruciale.
Le manifestazioni che si sono seguite in queste settimane sono andate in calando come numero di partecipanti, ma nonostante ciò Bensalah non è riuscito a costruire quella transizione che gli algerini si aspettano. La piazza chiede la liberazione degli oppositori arrestati, compresi quelli fermati nei 5 mesi di manifestazioni, ma per quanto ora le proposte delle opposizioni sembrino ora collimare con quelle espresse dal governo, la soluzione alla crisi sembra essere tutt’altro che prossima.
E’ di oggi la notizia dell’arresto dell’ex capo della polizia Abdelghani Hamel e di suo figlio su disposizione del tribunale di Sidi Mhamed, coinvolti con altri elementi di spicco dell’ancien régime in una serie di inchieste sulla corruzione e l’appropriazione di denaro pubblico.
Al-Hirak, il movimento popolare, ha chiamato oggi ad Algeri i manifestanti per quello che è un appuntamento importante, e già nella capitale si sono radunate migliaia di persone.