Algeria. Da aprile espulsi 5mila migranti clandestini

di Giuseppe De Santis

Sono molti gli immigrati africani che vanno in Algeria per poi cercare di arrivare in Europa, anche se poi molti rimangono nel paese nordafricano in cerca di fortuna. Lungi da una politica dell’accoglienza pianificata, il governo di Algeri ha optato per l’adozione del pugno di ferro per proteggere le frontiere.
Dall’inizio di aprile l’Algeria ha espulso 5mila immigrati provenienti da Niger, Nigeria e altri paesi africani.
Nello specifico ad essere espulsi sono stati 2.753 nigerini, tra cui 308 minori, e 196 donne, mentre 2.076 provenivano da altri paesi africani.
Questi immigrati sono stati abbandonati in pieno deserto e poi costretti a camminare 15 chilometri per raggiungere la città di Assamaka.
La situazione ha creato tensioni col Niger, al punto che è stato convocato l’ambasciatore algerino per protestare contro il trattamento inumano degli immigrati da parte dell’Algeria.
Non è la prima volta che l’Algeria usa il pugno di ferro contro gli immigrati: nel 2024 sono stati espulsi 31 mila immigrati africani.