Algeria. Il capo di Stato maggiore prospetta il ritiro di Bouteflika per infermità

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Dopo le forti proteste per la candidatura del presidente Abdelaziz Bouteflika, che si era presentato per la corsa al quinto mandato, e il conseguente ritiro della stessa, sono state procrastinate le elezioni in Algeria previste per il 18 aprile, ma il colpo di scena oggi è arrivato dal capo di stato maggiore dell’esercito, il generale Ahmed Gaid Salah, il quale ha sostanzialmente ammesso che Bouteflika non è in grado di reggere la presidenza per motivi di salute.
Per Salah “Bisogna adottare una soluzione che garantisca l’accoglimento di tutte le rivendicazioni legittime del popolo algerino, cioè il rispetto delle disposizioni della Costituzione e la continuità della sovranità dello Stato, una soluzione di una natura tale da essere accettata da tutti. È una soluzione prevista dalla Costituzione nel suo articolo 102”. Tecnicamente il Parlamento sarà chiamato in seduta comune a dichiarare lo stato di infermità del presidente, con la maggioranza dei due terzi, quindi l’incarico pro tempore passerà al presidente della Camera alta, cioè ad Abdelkhader Bansallah, per un massimo di 90 giorni, per poi passare a nuove elezioni.
A volere “in nome della stabilità” ancora alla guida del paese l’82enne e malandato Bouteflika, vittima di un grave ictus ed in passato dato persino per morto, erano il Fronte di Liberazione Nazionale, al potere dai tempi dell’indipendenza del 1962, i partiti di maggioranza ed i principali sindacati. Bouteflika, presidente dal 1999, è stato in passato anche ministro dello Sport e della Gioventù, degli Esteri e della Difesa.