Algeria. Il nuovo premier è Abdelaziz Dejerad

di Alberto Galvi

In Algeria il primo ministro è nominato dal presidente dopo aver consultato il partito di maggioranza in Parlamento. Il presidente dell’Algeria Abdelmadjid Tebboune ha nominato come primo ministro Abdelaziz Djerad, un professore universitario ed ex diplomatico.
Noureddine Bedoui si è invece dimesso lo scorso 19 dicembre dalla carica di primo ministro. In questi giorni decine di migliaia di persone hanno nuovamente preso parte alla manifestazione settimanale per le strade di Algeri, ma con meno intensità rispetto alle settimane precedenti.
Abdelaziz Djerad è un membro del NLF (National Liberation Front) che insieme al RDN (National Democratic Rally) detengono la maggioranza assoluta dei 462 membri eletti della Camera bassa. Il Parlamento algerino è bicamerale ma il popolo elegge direttamente solo i membri della Camera bassa, che è composta da 462 membri per un periodo di 5 anni.
Gli altri partiti della Camera bassa sono: MSP-FC (Movement for the Society of Peace- Front of Change), RAH (Rally of Algerian Hope), Ennahda-JDF (Justice and Development Front), FSF (Front of Socialist Forces), FF (Future Front), APM (Algerian Popular Movement), FSF (Front of Socialist Force), WP (Workers’ Party), RCD (Rally for Culture and Democracy), NRA (National Republican Alliance) e MNU (Movement of National Understanding).
L’altra camera del parlamento algerino è la Camera alta, composta da 144 membri di cui 1/3 nominati dal presidente e 2/3 eletti dai membri dei consigli municipali e provinciali. Il mandato della camera dura 6 anni mentre i suoi membri vengono rinnovati la metà ogni 3 anni.
La crisi politica degli ultimi mesi che ha colpito l’Algeria è iniziata grazie al movimento di protesta Hirak, che ha scosso il paese dal 22 febbraio e ha indotto Bouteflika a dimettersi il 2 aprile, dopo 2 decenni alla presidenza algerina, e ha contestato come illegittime le elezioni del 12 dicembre scorso di Tebboune, dove solo il 40% degli elettori ha partecipato.
L’ascesa al potere di Tebboune fu orchestrata dal capo dell’esercito Ahmed Gaid Salah, che è deceduto la scorsa settimana per un infarto. Il nuovo presidente algerino ha dichiarato 3 giorni di lutto nazionale. Dopo aver costretto alle dimissioni Bouteflika lo scorso aprile, il generale Gaid Salah era diventato l’uomo forte dell’Algeria, con la sua morte se né andato uno degli ultimi generali dell’ALN (Armée de libération Nationale).
I generali dell’esercito sono stati al centro del potere in Algeria fin dai tempi della proclamazione della sua indipendenza dalla Francia nel 1962. Con la morte di Salah, il rinnovamento della classe politica e delle gerarchie militari potrebbe essere davvero giunto, con l’inizio di una nuova fase politica basata su principi democratici.
Per il nuovo governo il 2020 sarà comunque un anno difficile in quanto potrebbe essere costretto a tagliare le spese. Il parlamento e il governo provvisorio uscente hanno già concordato una riduzione del 9% della spesa pubblica per il 2020. Il primo passo in questo delicato processo sarà la formazione di un nuovo governo, il quale dovrà gettare solide basi per attuare le riforme costituzionali di cui necessita il paese.
Se il movimento Hirak può affermare di aver impedito un quinto mandato di Bouteflika e di aver rinviato due volte le elezioni presidenziali, il nuovo presidente Tebboune e il nuovo premier Dejerad hanno l’occasione di portare il paese verso una nuova fase politica e di sviluppo.