Algeria. La cooperazione militare con la Russia e la debole politica di “non allineamento”

di Belkassem Yassine

Hanno preso il via in Algeria e dureranno fino al 28 novembre le esercitazioni militari congiunte con le forze russe nel quadro della cooperazione tra Algeri e Mosca. L’operazione Desert Shield (Scudo del deserto) vede la partecipazione di circa 200 soldati, metà algerini e metà russi, e si svolgono nella regione di Hammaguir a Bechar, nell’Algeria occidentale.
E’ tuttavia più ampia la collaborazione militare tra i due paesi, che avviene nel pieno della crisi ucraina e con l’occidente schierato contro la Russia, tanto che nel novembre 2021 erano presenti militari algerini alle esercitazioni in Ossezia, come pure due mesi fa un centinaio di militari dell’Esercito algerino sono stati coinvolti nell’esercitazione “Vostok 2022”, organizzata nella Russia orientale.
Negli ultimi due anni sono state regolarmente organizzate esercitazioni militari navali tra i due paesi, l’ultima nell’ottobre 2022 al largo del porto di Algeri. La cooperazione è tuttavia ancora più marcata a livello industriale, e vede l’Algeria aver aumentato il suo budget per la difesa del 130% (23 miliardi di dollari) nella legge di previsione di bilancio 2023.
In occasione delle esercitazioni di oggi, il capo di stato maggiore dell’esercito algerino, Said Changriha, ha incontrato ad Algeri il direttore del Servizio federale del coordinamento militare russo, Dimitri Evguenievich Chougaev. Stando a quanto riportato dal ministero della Difesa algerino, questa visita fa parte della cooperazione militare tra i due Paesi, ed entro la fine dell’anno è atteso a Mosca anche il presidente Abdelmadjid Tebboune.
La cooperazione militare tra i due paesi rende debole il concetto di “neutralità” e di “non allineamento” di Algeri sul conflitto ucraino, ed avviene nello stesso momento in cui l’Algeria è venuta ad essere importante per l’Europa per via delle forniture di gas.