Algeria. La visita di Tebboune a Roma e a Napoli e il saluto di Mattarella

a cura di Valentina Busiello

Al palazzo del Quirinale il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha accoltogiovedì con un caloroso benvenuto il presidente della Repubblica di Algeria, Abdelmadjid Tebboune.
In occasione della conferenza stampa congiunta Mattarella ha affermato: “Benvenuto al presidente Tebboune con grande amicizia, ricordando ancora la sua ospitalità ad Algeri qualche mese addietro in occasione della mia visita: momento di amicizia e di collaborazione per me indimenticabile.
Il fatto che il presidente Tebboune sia venuto in Italia a distanza di così pochi mesi è il segno di un’amicizia solida che vi è tra Algeria e Italia e di questo straordinariamente importante partenariato strategico che intercorre fra i nostri Paesi, con relazioni bilaterali che sono particolarmente forti, che si sviluppano costantemente e hanno radici molto antiche.
Anche per questo sono molto lieto che in luglio si svolga, ad Algeri, il 4º Vertice intergovernativo tra Algeria e Italia. È un appuntamento importante, nel corso del quale mi auguro si possano firmare altre intese importanti come quelle che tra poco, a Palazzo Chigi, si firmeranno alla presenza del presidente Tebboune.
L’Algeria da tempo per l’Italia è un partner strategico per quanto riguarda l’energia, oltre che per diversi altri aspetti. E noi siamo riconoscenti all’Algeria per l’ulteriore intensificazione di questa collaborazione, così come registrato, nei mesi scorsi, nei contatti intercorsi con il nostro governo.
La nostra collaborazione per l’energia si estende naturalmente alla ricerca di cooperare insieme nel segno della transizione ecologica, per intensificare la definizione e lo sviluppo delle forme di energia alternativa, rinnovabili, che consenta anche di dare una risposta alla crisi climatica che vi è nel mondo, attraverso l’unica strada percorribile.
Vi è anche una grande collaborazione economica e commerciale tra Algeria e Italia in diversi settori, non soltanto in quello energetico. Per noi, per il nostro sistema industriale, il mercato algerino è un interlocutore naturale. E ci auguriamo che si estenda la collaborazione su questo piano, economico e commerciale, ampliandosi, accrescendosi e sviluppandosi anche in altri settori, diversificando così, e ampliando la sfera dei settori in cui collaboriamo economicamente.
Un versante importante della collaborazione tra Algeria e Italia è quello di carattere culturale, che nasce da civiltà comune, da una comune vocazione mediterranea, da tanti legami storici che ci legano e ci uniscono.
Abbiamo un’iniziativa importante in corso, sul piano, ad esempio, del restauro e della tutela e protezione dei beni culturali e dei beni archeologici.
Questo del versante culturale è molto importante perché consente, anche con lo scambio di studenti, di ricercatori, con la collaborazione tra le Università, di stringere i rapporti di conoscenza e di condivisione su molti problemi.
Abbiamo parlato molto con il presidente di diversi problemi.
Vorrei qui sottolineare come l’Italia stia sollecitando da tempo, nell’Unione Europea, un’intensificazione della collaborazione con l’Algeria.
L’Agenda per il Mediterraneo, recentemente definita dall’Unione Europea, rappresenta un segno di avanzamento in quella direzione da parte dell’Unione; e l’Italia intende intensificare gli sforzi perché aumenti, perché cresca la collaborazione tra Algeria e Unione Europea.
Abbiamo parlato molto con il Presidente Tebboune di alcune crisi internazionali.
Abbiamo parlato della Libia, registrando, come sempre, una piena convergenza di vedute e di prospettive di visione, nell’interesse del popolo libico, nell’interesse che si sviluppi, aiutando l’azione che svolgono le Nazioni Unite, un incontro tra le parti libiche perché si risolva ogni contrasto e si trovi una soluzione condivisa che non può che passare attraverso le elezioni, da tenere su base costituzionale condivisa, il più presto possibile.
Abbiamo parlato anche della Tunisia, dell’esigenza di sostenerne l’economia in questo momento così grave, per consentire che si giunga a un approdo democratico con le elezioni, ma con un’economia che venga messa in sicurezza rispetto alle gravissime difficoltà che oggi attraversa.
In questo Algeria e Italia hanno lo stesso atteggiamento di assoluto disinteresse di parte, ma di interesse a sostenere il popolo tunisino, così come il popolo libico, nel caso precedente.
Abbiamo parlato anche di quanto sta avvenendo in Europa, della triste vicenda della guerra condotta dalla Russia contro l’Ucraina.
Gli ho fatto presente come, secondo l’Italia – che partecipa alla condanna che si sviluppa nella comunità internazionale rispetto all’aggressione – sia necessario premere sulla Federazione russa perché venga indotta a interrompere le ostilità, si giunga a una tregua e si apra un negoziato che possa condurre a una soluzione di pace, abbandonando la via della guerra.
Auspichiamo che questo avvenga. Ma, perché possa avvenire, la nostra opinione è che la Federazione russa debba avvertire una forte pressione, che è quella che noi stiamo – per la nostra parte, dentro l’Unione europea e con i nostri alleati – sviluppando. Perché una condizione di guerra prolungata in Europa rischia di creare conseguenze inimmaginabilmente gravi per l’Europa, ma non soltanto per l’Europa.
Abbiamo parlato di diversi aspetti, ma ovunque, in questi nostri colloqui, si staglia il rapporto di amicizia e di collaborazione. Un rapporto di amicizia tra Algeria e Italia che si evidenzia nei rapporti bilaterali eccellenti, ma che ha anche un elemento ulteriore, che è la personale amicizia tra il presidente Tebboune e me, e della quale sono molto riconoscente al presidente”.
Il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica Democratica e Popolare Algerina, Abdelmadjid Tebboune hanno concluso la loro visita nella città di Napoli. Dopo una colazione a Villa Rosebery offerta dal Presidente Mattarella, i due Capi di Stato hanno visitato il Museo Real Bosco di Capodimonte, accolti dal direttore Sylvain Bellenger, il prefetto della città di Napoli Claudio Palomba, il Sindaco Gaetano Manfredi.
La mostra “Oltre Caravaggio” un nuovo racconto della pittura a Napoli. Il direttore del Museo ha omaggiato i due presidenti con due vasi in porcellana tenera e oro zecchino dipinto a mano, a terzo fuoco della collezione “I Fiori” in edizione limitata.
I due presidenti si sono diretti alla emozionante cerimonia di commiato presso l’aeroporto militare di Capodichino Ugo Niutta, intitolato nel 1921 all’Aviatore e Ufficiale italiano, decorato con la medaglia d’oro al valor militare alla memoria. L’Aeroporto che nel 2021 ha celebrato il suo centenario di intitolazione.
La cerimonia si apre con la Fanfara, a susseguire l’inno nazionale Algerino, e l’inno nazionale Italiano. Gli onori della bandiera di guerra dell’8º Reggimento Bersaglieri presente nell’area dello schieramento, a susseguire, sono stati resi gli onori ai due presidenti in rassegna alle truppe.
Lo schieramento formato dalla Fanfara dell’8º Reggimento Bersaglieri, il gruppo bandiera, la compagnia dell’8º Reggimento Bersaglieri, il quale fanno parte della Brigata Bersaglieri Garibaldi. A seguire la compagnia del Comando della Marina Militare di Roma, la compagnia dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, e il corpo dei corazzieri a cavallo, arrivati direttamente da Roma capitale. Al termine della cerimonia, la delegazione italiana ed algerina che hanno chiuso il corteo.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo aver salutato il presidente della Repubblica Algerina si è recato a Nusco, in provincia di Avellino, per i funerali di Ciriaco De Mita.