Algeria. L’Hirak ha ripreso le proteste considerate illegittime dal governo

di Alberto Galvi

In Algeria le autorità hanno represso nei giorni scorsi le manifestazioni del movimento Hirak, arrestando circa 800 persone ad Algeri e in altri 19 governatorati. L’Hirak è un movimento di protesta che da anni sta chiedendo al governo algerino riforme politiche radicali.
Il movimento Hirak è stato lanciato nel 2019 in seguito alla candidatura dell’allora presidente Abdelaziz Bouteflika per un quinto mandato. Dopo settimane il leader in difficoltà fu costretto a dimettersi. Il gruppo dissidente non solo ha rovesciato il regime di Bouteflika, ma ha messo in ginocchio l’ex nomenclatura al potere alcuni dei quali furono persino processati.
I manifestanti avevano inoltre chiesto una profonda revisione del sistema di governo in vigore dall’indipendenza dell’Algeria dalla Francia nel 1962, ma il mancato rispetto delle regole per manifestare hanno reso le proteste illegittime. Il governo algerino ha risposto arrestando centinaia di manifestanti, tra cui studenti, insegnanti e professionisti medici.
Il movimento Hirak è rimasto attivo online durante la pandemia da Covid-19 e solo di recente è tornato alle proteste di piazza. Dopo un anno i manifestanti sono tornati in piazza e hanno dato nuovo slancio alle proteste.
Il ministero dell’Interno algerino ha annunciato nelle scorse settimane il divieto di proteste non autorizzate, ovvero che per ottenere il permesso i manifestanti avrebbero dovuto specificare i nomi degli organizzatori e un orario di inizio e di fine delle manifestazioni. Per queste ragioni molte persone appartenenti al movimento Hirak sono attualmente detenute.
L‘Hirak è contrario al voto del prossimo 12 giugno, deciso lo scorso 18 febbraio dal presidente Tebboune quando ha annunciato lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e le conseguenti elezioni legislative anticipate.
Il movimento aveva già boicottato l’elezione del successore di Bouteflika, Abdelmadjid Tebboune, nel dicembre 2019 e un referendum nel novembre 2020 sulle modifiche costituzionali che è stato approvato con una bassa affluenza.
L’economia algerina è in gravi difficoltà a causa della pandemia e così molti dei sostenitori del movimento Hirak si sono visti obbligati a smettere di protestare.