Algeria. L’inviato Onu De Mistura va ai campi del Polisario, presente almeno un bambino soldato

di Belkassem Yassine

Accompagnato da una delegazione dell’ONU, il diplomatico italo-svedese Staffan De Mistura, inviato del segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara, si è recato questo fine settimana nei campi del Polisario a Tindouf, in Algeria. Al suo arrivo De Mistura è stato accolto dall’esponente del Polisario Sidi Mohamed Omar.
Durante la sua visita è stato condotto in diversi luoghi a Tindouf e Rabouni dove ha incontrato esponenti dell’organizzazione tra cui, si evince da foto, un ragazzo minorenne in divisa militare.
Per i giornalisti e per gli osservatori internazionali che hanno seguito il suo viaggio nei campi algerini, l’inviato personale del segretario generale dell’ONU nel Sahara avrebbe potuto constatare di persona la presenza di bambini-soldato. La Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia (RACMI), come altre organizzaizoni internazionali, ha rimarcato che “il reclutamento e l’uso di bambini nei conflitti armati sono rigorosamente vietati dal diritto internazionale”.
Già nel marzo 2021 è stata presentata al Parlamento europeo un’interrogazione sulle “misure da adottare per proteggere i diritti di questi bambini nei campi militari e impedirne lo sfruttamento in futuro”, dove “l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza (Pesc) è stato interpellato su altre misure da adottare per costringere l’Algeria a rispettare i suoi impegni internazionali per quanto riguarda le violazioni dei diritti del bambino commesse sul suo territorio”.
De Mistura sarebbe stato quindi testimone della presenza di almeno un bambino-soldato: cosa dirà nel contesto ONU e al suo segretario generale in proposito?