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In questi giorni si è registrato un nuovo deterioramento delle relazioni fra l’Algeria e il Marocco, con il ministro degli Esteri Ramtane Lamamra che ha parlato di “atti ostili di lunga data che stanno continuando”. In occasione di una seduta straordinaria dell’Alto Consiglio per analizzare la situazione generale del paese, il presidente dell’Algeria Abdelmajid Tebboune ha addirittura accusato il Marocco e “l’entità sionista alleata” di insistere con politiche aggressive. Tebboune si riferiva all’apertura delle relazioni del Marocco con Israele in cambio del riconoscimento Usa dell’ex Sahara Occidentale come parte integrante del Regno di Mohammed VI, un duro colpo per il Polisario e i secessionisti saharawi ospitati nel sud dell’Algeria.
Una mano all’Algeria è arrivata in questi giorni dall’Iran, paese la cui diplomazia sembra essere puntualmente capace di inserirsi nelle crepe della politica internazionale: intervistato per il giornale online algerino “Elikhbaria”, l’ambasciatore iraniano ad Algeri Hossein Machalchi Zadeh ha affermato che bisogna “concentrarsi sulle cause che hanno spinto all’adozione della decisione di rompere le relazioni diplomatiche, e non sulla decisione in sé”. Ha quindi sottolineato che “le ragioni invocate dal ministro degli Esteri algerino dovrebbero essere oggetto di seria analisi, meritano una risposta adeguata alle preoccupazioni dell’Algeria per le minacce che incombono sulla sua sicurezza e per gli attentati alla sua unità e alla sua sovranità”.
