di Giuseppe De Santis –
L’Angola è il secondo produttore di petrolio dell’Africa dopo la Nigeria, ma questa dipendenza espone l’economia a oscillazioni dei prezzi su cui il governo non ha controllo. Per questo motivo l’obiettivo è divenuto quello di diversificare l’economia, e di recente è stata implementato il settore di estrazione dei diamanti, comunque non sufficiente a garantire robustezza economica.
Il governo punta quindi sull’estrazione del rame, un minerale molto ricercato per la transizione ecologica, per cui ha iniziato ad operare la miniera di Tetelo, la prima miniera di rame dell’Angola. A gestire l’impianto è la società cinese Shining Star Icarus, la quale ha investito 250 milioni di dollari e punta a produrre 25 mila tonnellate di rame all’anno. Si tratta di una miniera a cielo aperto, ma poi il rame verrà estratto scavando caverne.
Anche la Ivanhoe Mines e la Anglo American sono interessate a sfruttare i giacimenti di rame del paese.












