Anp. Entro fine anno elezioni presidenziali e legislative

di Alberto Galvi

Per la fine dell’anno il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha annunciato le elezioni parlamentari e presidenziali, le quali potrebbero rappresentare un grave rischio per il partito al-Fatah di Abbas e anche per Hamas, nonostante il partito egemone a Gaza abbia con favore il decreto.
Nell’ottobre 2017 al-Fatah e Hamas hanno firmato un accordo di riconciliazione che avrebbe dovuto vedere Hamas consegnare il controllo amministrativo di Gaza all’Autorità Nazionale Palestinese dominata da al-Fatah. Negli ultimi anni entrambe le fazioni hanno affrontato proteste per la loro incapacità di riconciliarsi, promuovendo le aspirazioni palestinesi di diventare uno Stato indipendente.
Al-Fatah e Hamas chiedono pubblicamente elezioni da più di un decennio, ma non sono mai stati in grado di riparare la loro spaccatura o concordare un processo per concretizzarle.
L’ANP (Autorità Nazionale Palestinese) ha un autogoverno limitato nella Cisgiordania che è stata annessa da Israele dopo la guerra del 1967, ma è considerata territorio occupato, dove si terranno le elezioni legislative il 22 maggio e un voto presidenziale il 31 luglio.
Le fazioni palestinesi hanno rinnovato gli sforzi di riconciliazione per cercare di presentare un fronte unito da quando lo scorso anno Israele ha raggiunto accordi diplomatici con quattro Paesi arabi. I palestinesi sono sempre più isolati in una regione che ha visto la questione palestinese non essere più la madre di tutte le battaglie.
L’ultimo scrutinio parlamentare dei palestinesi nel 2006 si è concluso con una vittoria a sorpresa di Hamas, allargando una spaccatura nella politica interna alla Striscia di Gaza nel 2007, che ha contribuito a un lungo ritardo nella fissazione di ulteriori elezioni.
Gaza è sotto il blocco israeliano dal 2007, da quando ne controlla lo spazio aereo, e la costa e che dentro e fuori dal territorio ne ha limitato il flusso di merci e persone.
Per garantire elezioni libere non è chiaro quale meccanismo verrà messo in atto. Inoltre ancora non si sa se parteciperanno osservatori internazionali e se si candiderà l’ottantacinquenne Abbas, che è in cattive condizioni di salute.
Sicuramente Usa, Israele e Unione Europea rifiuteranno di trattare con qualsiasi governo palestinese che includerà Hamas, che è inserito nella black list delle organizzazioni terroristiche.