Armenia. Pashinyan denuncia un tentativo di golpe militare, situazione tesa

di Guido Keller

Il premier armeno Nikol Pashinyan ha parlato oggi di “tentativo di colpo di stato militare” riferendosi quanto accaduto in mattinata, quando il capo di Stato maggiore delle forze armate, il generale Onik Gasparyan, ha chiesto le dimissioni dell’intero governo. Un ultimatum di fatto, che però al momento non si è tradotto in un’azione sul campo dei militari. Pashinyan ha spiegato indiretta sulla sua pagina Facebook che “ho firmato la decisione di sollevare il generale Gasparyan dal suo ruolo, poiché considero la sua dichiarazione un tentativo di colpo di stato militare”. Con Gasparyan hanno sottoscritto la richiesta di dimissioni del premier e dell’esecutivo una quarantina di alti ufficiali delle forze armate.
Sceso in strada, il premier ha esortato la folla a “evitare gli scontri”, ammettendo che la “situazione è molto tesa”.
Da Mosca il portavoce del Cremlino Dmitry Peaskov ha fatto sapere che la Russia, stretta alleata dell’Armenia, “segue con preoccupazione l’evoluzione degli avvenimenti, ma ritiene si tratti di una questione interna”.
Il quadro della situazione non è del tutto noto a causa delle notizie non chiare che arrivano dall’Armenia, al momento internet e i servizi funzionano, mentre in strada sono scesi a protestare numerosi sostenitori di Pashinyan. Aerei da guerra stanno sorvolando la capitale Erevan.
Nel paese asiatico-occidentale le proteste tuttavia si susseguono da mesi per le più disparate ragioni, non ultima la sconfitta dell’Armenia con la ripresa del controllo del Nagorno Karabakh da parte dell’Azerbaijan: potrebbe essere stata questa la motivazione a spingere gli alti ufficiali a chiedere le dimissioni del governo, un gesto che il premier ha interpretato come un tentato golpe.