Australia. Firmato l’accordo ECTA con l’India per ridurre la dipendenza dalla Cina

di Alberto Galvi

I ministri competenti di India e Australia hanno firmato in una cerimonia virtuale l’ECTA. l’Accordo di Cooperazione e Commercio Economico, alla presenza del primo ministro indiano Narendra Modi e del suo omologo australiano Scott Morrison. L’accordo dovrebbe aumentare il commercio tra le due parti dai 45 ai 50 miliardi di dollari in cinque anni.
Dopo che negli ultimi anni le tensioni diplomatiche con Canberra hanno spinto Pechino a imporre sanzioni su alcune merci, l’Australia è desiderosa di ridurre la sua dipendenza dalla Cina, il suo principale partner commerciale.
Le controversie derivano in parte dalla richiesta dell’Australia di un’indagine indipendente sulle origini del Covid-19. Per queste ragioni sono state introdotte varie restrizioni dalle autorità cinesi per alcuni prodotti e materie prime australiane.
L’accordo con l’India è un tentativo dell’Australia di diversificare i propri legami commerciali. L’India è il settimo partner commerciale dell’Australia. L’accordo riguarderebbe settori di reciproco interesse, come beni, servizi, misure sanitarie, procedure doganali e questioni legali e istituzionali, ecc.
L’accordo commerciale dovrebbe anche coprire un’ampia gamma di settori come quello minerario, farmaceutico, difesa, tessile, energie rinnovabili, turismo, agricoltura e istruzione, anche se alcuni settori dell’industria agricola sono state escluse dall’accordo. L’accordo commerciale rimuove i dazi su oltre l’85 per cento delle esportazioni australiane, e copre oltre il 95 per cento dei beni indiani importati dall’Australia.
Entrambi i paesi continueranno a lavorare per un accordo di libero scambio a tutto tondo.
Già nel 2020 i due paesi avevano stretto una partnership per diversi settori quali la cooperazione in materia di difesa e sicurezza; India e Australia partecipano al Quad, un’alleanza strategica informale tra Australia, Giappone, India e Stati Uniti con lo scopo di contenere l’espansionismo cinese nella regione dell’Indo-Pacifico.
Entrambi i paesi hanno stabilito una strategia economica comune fino al 2035.