Australia. Il balletto di Canberra nell’Indo Pacifico con Cina e Usa, tra AUKUS e i sistemi di sicurezza cinesi

di Alberto Galvi

Il controverso accordo sui sottomarini AUKUS (Australia, Regno Unito e Stati Uniti), istituito nel settembre 2021, ha suscitato la dura reazione della Cina e la protesta della Francia, che aveva un contratto per la vendita di sottomarini a propulsione diesel all’Australia.
L’alleanza è stata criticata dagli ex primi ministri australiani Malcolm Turnbull e Paul Keating, i quali hanno affermato che l’accordo eroderebbe la sovranità del paese. Il ministro della Difesa australiano Richard Marles ha tuttavia dichiarato che ricevere almeno otto sottomarini a propulsione nucleare nell’ambito del patto AUKUS “migliorerà notevolmente” la sovranità dell’Australia, piuttosto che eroderla.
L’Australia ha bisogno di competenze britanniche e americane per migliorare le sue capacità militari. La Cina ha accusato l’Australia, il Regno Unito e gli Stati Uniti di alimentare il confronto militare nell’Indo-Pacifico, ma nonostante ciò il sistema di sicurezza AUKUS dovrebbe essere ampliato per includere India e Giappone.
Negli ultimi mesi l’Australia ha cercato di ricostruire le sue relazioni con la Cina, anche se l’amministrazione di Canberra ha dichiarato che avrebbe rimosso centinaia di telecamere di sicurezza di fabbricazione cinese negli uffici di tutta l’Australia. La Gran Bretagna e gli Stati Uniti hanno fatto la stessa cosa a causa delle preoccupazioni che le apparecchiature potessero contenere spyware.