Australia. Il governo invierà militari a Kabul per evacuare cittadini e collaboratori

di Alberto Galvi

La guerra in Afghanistan è stata combattuta anche dai soldati australiani e ora il governo invierà circa 250 militari e diversi aerei a Kabul per evacuare i suoi cittadini e un numero imprecisato di afgani a cui era stato concesso il visto dopo aver collaborato durante il decennale conflitto.
Il presidente Morrison ha affermato che i sacrifici dei 26mila soldati australiani che hanno prestato servizio in Afghanistan nell’operazione Slipper, dal 2001 al 2014, non sono stati vani; sono stati schierati nella regione dal 2001 39mila militari australiani. L’operazione Slipper è stata in seguito denominata operazione Highroad, che ha causato la morte di 41 australiani e da allora in almeno 500 si sono tolti la vita, mentre 261 sono stati feriti.
Con la missione di salvataggio istituita dal governo australiano circa 600 persone verranno evacuate da Kabul, compresi 400 dipendenti locali. I funzionari di Canberra hanno affermato che stanno prendendo in considerazione l’idea di offrire visti umanitari a donne influenti e dipendenti pubblici afgani che temono per la loro sicurezza e che potrebbero trovare in Australia un rifugio sicuro. L’Australia dal 2013 è ricorsa a più di 1.800 interpreti afgani e altro personale.
Il premier australiano Scott Morrison ha ammesso che Canberra non sarà in grado di aiutare tutti gli afgani che hanno lavorato e sostenuto le truppe australiane; con l’appoggio di maggioranza e opposizione è stato deciso di aumentare il numero dei visti umanitari, come già hanno annunciato gli Usa, il Canada e alcuni altri paesi europei.
Inoltre, data la situazione instabile nel paese, i cittadini afgani ospitati in Australia non saranno costretti a tornare in Afghanistan alla scadenza dei loro visti temporanei.