Austria. Kurz frena sulla cittadinanza ai sudtirolesi e a Bruxelles fa l’europeista

di Enrico Oliari

Il neo cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha in qualche modo frenato sull’iniziativa annunciata di concedere il passaporto ai cittadini di lingua tedesca e ladina dell’Alto Adige che ne faranno richiesta, cosa che ha suscitato le perplessità di Roma e di Bruxelles.
Kurz ha formato un governo di centrodestra – ultradestra insieme al Fpoe di Heinz Christian Strache, ed è stato quest’ultimo, euroscettico, a chiedere che ai sudtirolesi sia data la cittadinanza austriaca.
Il cancelliere, che anti-europeista non è, si è recato ieri a Bruxelles dove ha incontrato il capo della Commissione Jean-Claude Juncker e il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, e subito i toni duri, compresi quelli sul tema dei ricollocamenti, hanno lasciato il posto a una dialettica più amichevole. Juncker ha addirittura riconosciuto a Kurz di aver formato un governo con un programma chiaramente europeista, e sulla ripartizione delle quote migranti Kurz ha allontanato ogni allarmismo affermando che “Naturalmente noi accettiamo la decisione sui ricollocamenti, tuttavia se me lo chiedete non penso che i ricollocamenti da soli possano essere la risposta per risolvere la crisi migratoria. Ciò di cui abbiamo bisogno è rendere sicure le nostre frontiere esterne, dal momento che siamo noi e non i trafficanti a decidere chi entra in Europa”.
In merito alla questione della cittadinanza ai sudtirolesi il cancelliere austriaco ha precisato che non vi sarà una concessione di massa, e a Tajani ha spiegato che “ La doppia cittadinanza interessa anche altre categorie, come i britannici che risiedono in Austria, ed è il “desiderio” di “alcuni” sudtirolesi”, non di tutti.
Difatti in Alto Adige, a parte gli esponenti di qualche partito minoritario secessionista come la pasionaria Eva Klotz, la proposta si Strache è stata presa come una boutade da parte dei cittadini di lingua tedesca e ladina, i quali hanno osservato che con l’Unione Europea ci si muove anche senza passaporto austriaco.
“Siamo in stretto contatto con i nostri partner e amici in Italia – ha detto Kurz in conferenza stampa -. Paolo Gentiloni, che è stato mio collega come ministro degli Esteri, è un mio buon amico. Non sono stato in contatto con lui negli ultimi giorni, ma lo contatterò per discutere questa questione”.