Azerbaigian. Rilasciati i militari dell’Armenia

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Tre militari dell’Armenia i cui nomi sono Rovert Vardanyan, Samvel Shukhyan e Seyran Tamrazyan, disarmati in Karabakh dopo la firma della dichiarazione trilaterale del 10 novembre 2020, sono stati rilasciati per questioni umanitarie, come riportato dall’Agenzia Trend.
Queste persone sono state trasportate da Baku a Yerevan su un aereo militare, accompagnate dal comandante delle forze di pace russe Rustam Muradov.
Nonostante l’indagine abbia confermato che si tratta di personale militare dell’Armenia, il loro coinvolgimento in attività criminali, comprese le operazioni che hanno provocato la morte o il ferimento di militari o civili azerbaigiani, non è stato stabilito.
Al momento l’Armenia non ha dato una risposta simile alla politica di valore umanitario dimostrata dall’Azerbaigian, e non ha ancora trasferito ai comandi azeri le mappe dei campi minati dei territori conquistati, e le mine che installate hanno provocato la morte e il ferimento di civili e militari.
Inoltre l’Armenia non fornisce informazioni sugli oltre 4mila cittadini azerbaigiani scomparsi durante la prima guerra del Karabakh. La maggior parte di loro è stata uccisa e sepolta in fosse comuni. Una di queste sepolture è stata trovata nel villaggio di Bashlybel, nella regione di Kelbajar. Lo stesso discorso vale per i prigionieri della prima guerra del Karabakh. Il fatto che siano vivi è stato confermato dai rappresentanti del Comitato internazionale della Croce Rossa, che hanno avuto una corrispondenza con loro. Forse queste persone sono state torturate e brutalmente uccise. Tuttavia Yerevan si rifiuta di fornire notizie su di loro.