Azerbaijan. Avviata la ricostruzione in Karabakh: anche aziende italiane per i nuovi smart villages

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Il presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, accompagnato dalla moglie Mehriban Aliyeva e dalla figlia Leyla Aliyeva, ha visitato i distretti di Jabrayil e Zangilan, liberati durante la “Guerra Patriottica” dell’autunno scorso.
Nel villaggio di Aghali, nel distretto di Zangilan, è stato presentato il primo progetto pilota “Smart Village”, che raggrupperà cinque comparti: alloggi, produzione, servizi sociali, “agricoltura intelligente” ed energie alternative.
Il progetto prevede la costruzione iniziale di 200 case private totalmente isolate, grazie a materiali da costruzione isolanti ed innovativi. Anche la comunicazione tecnica interna e i sistemi di riscaldamento saranno costruiti sulla base di tecnologie intelligenti. Verranno edificate scuole, asili nido, policlinici e centri di controllo elettronici moderni e verranno create infrastrutture turistiche. Tutte le case residenziali, le strutture sociali, gli edifici amministrativi e di ristorazione pubblica, il processo di lavorazione e produzione dei prodotti agricoli saranno forniti di fonti energetiche alternative.
All’implementazione del progetto parteciperanno anche specialisti di aziende di Turchia, Cina, Italia e Israele.
Il presidente ha tenuto una videoconferenza con le aziende straniere interessate ai lavori, nel cui ambito figura l’italiano Giuseppe Grisolia, che ha affermato che l’idea imprenditoriale dell’azienda è quella di creare un caseificio di bufala completamente attrezzato in una zona strategica come Zangilan e produrre la mozzarella, la burrata e altri formaggi di bufala di alta qualità. “Portiamo la nostra esperienza e conoscenza nel processo di produzione. A tal proposito, dopo aver realizzato il caseificio, forniremo anche un corso di formazione completo. Grazie a questa formazione, in Azerbaigian ci saranno produttori di formaggio qualificati di prima generazione. Non vogliamo produrre formaggio di bufala di qualità mediocre in Azerbaigian. Il nostro obiettivo è quello di creare un settore lattiero-caseario di alta qualità, in modo che anche l’Azerbaigian sia un produttore di mozzarella di bufala eccezionale come l’Italia. Non ci possono essere compromessi in questo senso, ci può essere solo una produzione di prima classe. Faremo del nostro meglio con i nostri amici azerbaigiani”, ha dichiarato.
Aliyev ha affermato che lo “Smart Village” rappresenta il primo progetto pilota nei territori liberati, e ad esso viene prestata particolare attenzione, perché la corretta attuazione di questo progetto dimostrerà sicuramente la forte volontà dell’Azerbaigian di rilanciare e ripristinare i territori nel più breve tempo possibile. “Come ho ripetutamente affermato dopo la guerra e la nostra vittoria, inviteremo aziende di paesi amici a lavorare con noi (…). Ci sono aziende provenienti da Turchia, Cina, Israele e Italia, tutti paesi amici. Questa è davvero una buona cooperazione internazionale, e sono certo che questo sia solo il primo passo. L’implementazione con successo di questo progetto ci permetterà sicuramente di utilizzare questa esperienza in altre parti del Karabakh. “Perché abbiamo bisogno di ricostruire centinaia di villaggi, insediamenti e città”, ha sottolineato il presidente.
Durante la visita ha anche gettato le basi dell’Aeroporto Internazionale di Zangilan, la cui pista sarà lunga tre chilometri e sarà in grado di ricevere tutti i tipi di aeromobili, compresi aerei da carico pesante. Gli aeroporti di Fuzuli, la cui costruzione è già avviata, Zanglian e il terzo aeroporto che verrà costruito a Lachin, forniranno servizio a tutto il Karabakh e alla parte orientale di Zangazur e da qui passeranno le ferrovie e le autostrade, aprendo la strada per Nakhchivan.
Il presidente Ilham Aliyev ha posto le fondamenta anche dell’autostrada Zangilan-Horadiz di 124 chilometri e composta da 6 corsie, strategicamente importante e ha visitato la moschea di Zangilan, che è stata distrutta dagli armeni durante il periodo di occupazione e che sarà restaurata dalla Fondazione Heydar Aliyev.
L’ultima tappa della visita al distretto di Zangilan è stata l’insediamento di Minjivan. Il capo dello Stato è arrivato nel territorio dove si trovava l’edificio della stazione ferroviaria di Minjivan, raso al suolo dagli occupanti armeni. “Ora la ferrovia sarà ricostruita, così come la stazione. Il processo di ricostruzione della ferrovia è iniziato. Verrà costruita la linea ferroviaria da Horadiz ad Aghband. Poi la linea ferroviaria, attraverso il corridoio di Zangazur, si estenderà alla Repubblica Autonoma di Nakhchivan (…). Così la parte principale dell’Azerbaigian sarà collegata con la Repubblica Autonoma di Nakhchivan attraverso una linea ferroviaria”, ha evidenziato il presidente.