Azerbaijan. L’Ue media la pace con l’Armenia

Red

Il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev si è recato a Bruxelles per incontrare in formato bilaterale il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, e per partecipare ad un incontro trilaterale con lo stesso presidente del Consiglio europeo e il primo ministro dell’Armenia Nikol Pashinyan.
Durante l’incontro bilaterale Aliyev ha elogiato il sostegno di Charles Michel alla preparazione di un accordo di pace tra Armenia e Azerbaigian, alla normalizzazione delle relazioni tra i due paesi, per l’apertura di corridoi di trasporto e la delimitazione e demarcazione dei confini. Ha inoltre evidenziato che l’Azerbaigian ha stabilito cinque principi basati sul diritto internazionale per la normalizzazione delle relazioni tra Armenia e Azerbaigian e per la firma di un accordo di pace, sottolineando che i principi stanno svolgendo un ruolo chiave nella stesura dell’accordo di pace e auspicando un’accelerazione nella elaborazione dello stesso. Sulla base dei risultati dell’incontro tra Azerbaigian, Armenia e Unione Europea del 6 aprile, il presidente azero ha ricordato che l’Azerbaigian ha determinato la composizione del gruppo di lavoro per avviare i negoziati su un accordo di pace, nonché la composizione della commissione nazionale per la delimitazione delle frontiere. Ha anche sottolineato l’importanza di chiarire la questione delle mine nei territori liberati e il destino di circa 4mila persone, scomparse nella prima guerra del Karabakh, oltre alla necessità che l’Armenia attui tutte le disposizioni della Dichiarazione del 10 novembre.

A conclusione dell’incontro trilaterale Michel ha dichiarato alla stampa l’impegno dell’Ue a sostenere il processo di normalizzazione delle relazioni tra Armenia e Azerbaigian, rilevando che l’Ue proseguirà i suoi sforzi di mediazione e sottolineando l’importanza dei precedenti incontri tenuti nello stesso formato. Il presidente del Consiglio europeo ha evidenziato, tra i temi trattati, la discussione dettagliata su questioni umanitarie, compreso lo sminamento e la realtà delle persone scomparse. Tra le questioni affrontate, le problematiche di confine, stabilendo che una prima riunione congiunta delle Commissioni di frontiera si svolgerà nei prossimi giorni al confine interstatale; i collegamenti, in relazione ai quali i leader hanno convenuto sulla necessità di procedere al loro sblocco, concordando i principi che regolano il transito tra l’Azerbaigian occidentale e il Nakhichevan e tra le diverse parti dell’Armenia attraverso l’Azerbaigian, nonché il trasporto internazionale attraverso le infrastrutture di comunicazione di entrambi i paesi. In particolare hanno concordato i principi dell’amministrazione delle frontiere, della sicurezza, delle tasse fondiarie ma anche delle dogane, nel contesto del trasporto internazionale. In merito alla stesura dell’accordo di pace, le squadre guidate dai ministri degli Esteri porteranno avanti questo processo nelle prossime settimane.
La dichiarazione si è conclusa con la previsione di un prossimo incontro, nello stesso formato, entro i mesi di luglio o agosto.