Azerbaijan. Nasce il diecimilionesimo cittadino

Demografia e politica nel Caucaso del sud.

di Daniel Pommier Vincelli *

Il 6 aprile 2019, con la nascita di una bambina, la popolazione dell’Azerbaigian ha superato i dieci milioni di abitanti. La notizia ha avuto un grande impatto mediatico nel Paese caucasico. Il presidente della Repubblica Ilham Aliyev e la first lady Mehriban Aliyeva si sono recati in visita alla neonata e alla sua famiglia, profughi interni provenienti dal distretto di Agdam, uno dei territori dell’Azerbaigian occupati dalle forze armate dell’Armenia dal 1993.
Il tema della relazione tra crescita demografica e Nation Building è stato sempre presente nel Caucaso meridionale, sin dalla prima esperienza statuale nel biennio 1918-1920. Se si leggono i documenti della delegazione azerbaigiana alla conferenza di pace di Parigi del 1919 – quando il Paese provò a farsi riconoscere dalla comunità internazionale prima di cadere vittima dell’espansionismo sovietico – si vedrà che sono densi di dettagliate statistiche demografiche; statistiche che descrivono l’espansione della popolazione azerbaigiana, all’interno del complicato mosaico etnico e nazionale transcaucasico.
Il tema della crescita della popolazione si sostiene mutualmente con il diritto della nazione ad esistere e ad affermare un proprio cammino indipendente. Nel 1991, quando dopo settant’anni di dominio sovietico l’Azerbaigian riguadagna l’indipendenza, ha poco più di 7 milioni di abitanti, che salgono a 9 nel 2010 per sfondare la cifra simbolica dei 10 milioni con la nascita del 6 aprile. Oggi, come nel 1919, la classe dirigente azerbaigiana rivendica il successo della crescita demografica che diventa al tempo stesso la ragione e il prodotto dell’esperienza nazionale. Lo stesso presidente Ilham Aliyev ha affermato che “La popolazione del paese è aumentata di 1,7 milioni negli ultimi 15 anni. Aumenta la nostra forza e il potere del nostro paese. Ciò mostra che il nostro sviluppo socioeconomico è in corso. Perché la crescita della popolazione è direttamente correlata alla situazione sociale”. Da sottolineare che lo sviluppo socioeconomico e demografico nell’Azerbaigian prosegue nonostante gli oltre 25 anni di conflitto con l’Armenia, cha ha causato più di un milione di rifugiati e profughi interni azerbaigiani.
Accanto agli elementi di continuità vi sono tuttavia delle rilevanti trasformazioni globali nel nesso tra dimensione demografica e politica. La concezione contemporanea vede la crescita della popolazione come necessaria per sostenere lo sviluppo economico e consentire il mantenimento della popolazione dipendente, come gli anziani; la crescita deve essere però implementata con i criteri della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Non a caso il recente Rapporto sullo Stato della popolazione mondiale 2019 delle Nazioni Unite correla in profondità i temi demografici (dal tasso di fertilità alla salute riproduttiva, alla speranza di vita) ai cosiddetti obiettivi del millennio per lo sviluppo sostenibile.
Tutte le statistiche del rapporto Onu mostrano indicatori positivi per l’Azerbaigian: dalla distribuzione tra le coorti generazionali, al tasso di parità di genere nell’educazione primaria, al livello di preparazione del personale medico che gestisce le gravidanze. La repubblica transcaucasica si trova in un momento felice dello sviluppo umano godendo di quello che i demografi definiscono il “bonus demografico”, quando il rapporto tra le componenti demografiche della popolazione è in equilibrio consentendo sviluppo economico e sociale.

Ricercatore TD Sociologia dei fenomeni politici, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Social – Sapienza università di Roma.