Bahrein. Elezioni parlamentari il 12 novembre

di Alberto Galvi

Le elezioni parlamentari del Bahrein si terranno il 12 novembre, l’8 novembre nelle ambasciate del regno all’estero. La Camera dei rappresentanti del Bahrein è un consiglio legislativo composto da 40 membri, istituito ai sensi della costituzione del 2002. Il Parlamento è bicamerale ed è composto anche dal Consiglio della Shura con 40 membri nominati dal re. Gli elettori del Bahrain hanno approvato il 13-14 febbraio 2001 un referendum sulle modifiche legislative. Le ultime elezioni parlamentari si sono svolte alla fine del 2018.
Il mandato della Camera dei rappresentanti si rinnova ogni quattro anni, ma in occasione delle elezioni del 2018 le leggi sull’isolamento politico hanno impedito ad almeno 12 esponenti dell’opposizione di candidarsi. In molti hanno oggi deciso di non presentare la loro candidatura per non correre il rischio di divenire vittime di quella legge.
Il re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa, ha emesso un ordine reale che fissa se necessario la data di un secondo turno di elezioni per il 19 novembre.
Il governo del Bahrein sta usando le sue leggi sull’isolamento politico e una serie di altre tattiche per tenere attivisti ed ex membri dell’opposizione,spesso sciiti, fuori da cariche pubbliche e da altri contesti della vita pubblica. La magistratura del Bahrain ha sciolto i due principali partiti di opposizione del paese, al-Wifaq e Wa’ad, rispettivamente nel 2016 e nel 2017.
Oltre ai casi di persone a cui è stato impedito di candidarsi alle elezioni, è stato reso impossibile portare avanti le proprie idee a organizzazioni della società civile come la Bahrain Human Rights Society, la Bahrain Women’s Union, che difende i diritti delle donne, e la Bahrain Society for Resisting Normalization, che si oppone alla normalizzazione delle relazioni con Israele.
Faranno pressione sulle autorità del Bahrein i suoi stretti alleati come gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Unione Europea, affinché sia messa fine alla repressione dell’opposizione pacifica e della società civile e siano rigettati i risultati di quelle che saranno tra pochi giorni elezioni parlamentari illiberali.