Bari. Arrestato 20enne somalo con permesso umanitario: era dell’Isis

Voleva colpire nelle chiese a Natale.

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Un somalo di 20 anni è stato arrestato dalla Dda di Bari in quanto accusato di essere membro dell’Isis e di essere in procinto di compiere un attentato in Italia.
A portare dietro le sbarre Anas Khalil (vero nome Mohsin Ibrahim Omar), sono state le intercettazioni e le indagini a cui hanno collaborato i servizi segreti, ed il gip del Tribunale di Bari ha convalidato l’arresto “in merito ai riferimenti all’elaborazione di possibili progettualità ostili in relazione alle imminenti festività natalizie e alle chiese, in quando luoghi frequentati solo da cristiani”.
Le intercettazioni raccolte nell’ambito dell’operazione Yusuf indicano l’intenzione di Anas Khalil di colpire a Natale: “Il 25 è Natale…dei cristiani…le chiese sono piene”, metterò “le bombe a tutte le chiese d’Italia”, per prima quella “più grande”.
In Italia con un permesso di soggiorno per motivi umanitari (era giunto dalla Libia), era monitorato dai servizi segreti in quanto affiliato all’Isis già in Somalia e in contatto con una cellula operativa dell’organizzazione terroristica. Per gli inquirenti è stata documentata la sua “totale adesione dello straniero all’ideologia del cosiddetto stato islamico e la sua organicità alla componente armata somalo-keniota di Daesh” (Isis, ndr.).
Gli inquirenti hanno raccolto elementi sull’attività di “intenso indottrinamento su un altro straniero in corso di identificazione, al quale impartiva vere e proprie istruzioni teorico-operative sul concetto di jihad armato”.