Battaglia aerea nei cieli tra Israele e Siria: abbattuti un F-16 e un elicottero

di Angelo Gambella –

Si sta avvitando su una pericolosissima escalation la crisi tra Israele e Siria, dopo che in queste ore i cieli fra i due paesi sono stati teatro di una vera e propria battaglia. Tutto è iniziato alle prime luci dell’alba con il rilevamento da parte dei sistemi radar israeliani di un drone iraniano che volava nel proprio spazio aereo, per cui il velivolo è stato seguito ed intercettato. Il portavoce dell’esercito israeliano reso noto in conferenza stampa che “l’Iran è responsabile per questa grave violazione della sovranità israeliana”, ed i media hanno riportato che il velivolo automatico sarebbe partito dalla base siriana di Tadmor, nel deserto siriano.
Va dato che solo due gironi fa aerei israeliani avevano colpito obiettivi iraniani in Siria, ultimo episodio di una serie di operazioni simili volte a disturbare la cooperazione fra l’Iran e gli hezbollah libanesi.
In risposta al lancio del drone caccia israeliani hanno compiuto almeno tre ondate di raid su obiettivi iraniani in Siria: la prima ad essere colpita è stata la base T4 nella provincia di Homs, ad ovest di Palmira, nota per aver resistito l’anno scorso al contrattacco dei jihadisti dell’Isis, con russi ed hezbollah che combattevano spalla a spalla. Una seconda ondata avrebbe interessato obiettivi nei pressi di Damasco, “12 tra cui il sistema di difesa antiaereo siriano e obiettivi iraniani”, riportano i militari israeliani, ma da parte siriana si è fatto sapere che l’attacco sarebbe stato respinto e che comunque sono rimasti uccisi tre militari dell’esercito regolare.
I siriani hanno sparato contro i caccia israeliani missili S-200 forse in una versione aggiornata e probabilmente missili AA iraniani, riuscendo ad abbattere un F-16, caduto poi in territorio israeliano, e danneggiando un elicottero Apache, il quale è stato costretto all’atterraggio in Libano. I piloti del caccia si sono paracadutati mettendosi in salvo, ma uno sarebbe grave, mentre dell’equipaggio dell’elicottero non si hanno al momento notizie.
Tre missili israeliani, forse da crociera, sono resti abbattuti dalla contraerea siriana, e resti anche dei razzi siriani sono caduti in Libano e Giordania.
Il portavoce militare israeliano, il colonnello Jonathan Conricus, ha affermato in conferenza stampa che “Siria e Iran stanno giocando col fuoco”, anche perché l’abbattimento del drone rientrava nel quadro di “un’operazione difensiva”, dimentico tuttavia dei numerosi raid sulla Siria durante il conflitto in corso e comunque dell’occupazione del Golan nella Guerra dei Sei giorni.
A distanza di poco sono intervenuti gli hezbollah libanesi, i quali si sono detti si dicono “pronti ad ingaggiare le forze di Israele”, ed con un comunicato la Sala di comando alleata di Damasco (comprendente Russia Iran Iraq) ha salutato con favore “la forte risposta” siriana all’attacco di Israele.
Le diplomazie, in particolare quella russa, si sono comunque messe al lavoro al fine di evitare un’escalation dagli esiti incontrollabili.