Bhutan. Covid-19: vaccinato il 90 per cento della popolazione adulta

di Alberto Galvi –

Il regno del Bhutan ha vaccinato in tutti i cicli il 90 per cento della popolazione adulta dopo aver ricevuto i farmaci tramite donazioni straniere: 550mila dosi AstraZeneca sono state donate dall’India, mezzo milione di dosi di Moderna sono state donate dagli Stati Uniti tramite COVAX, altre 250mila dosi AstraZeneca dalla Danimarca. Inoltre sono arrivate oltre 150mila dosi di AstraZeneca, Pfizer e Sinopharm da Croazia, Bulgaria, Cina e altri paesi. Il governo ha anche acquistato 200mila dosi di Pfizer.
Il re del Bhutan, Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, ha istituito un NRF (National Resilience Fund) per i bhutanesi colpiti dal Covid-19. Il fondo garantisce un sostegno mensile al reddito e un sostegno al pagamento degli interessi sui prestiti. Il primo ministro e il ministro degli Esteri del Bhutan sono medici, mentre il ministro della Salute è un esperto di salute pubblica e il presidente in carica dell’OMG (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Durante la pandemia migliaia di persone hanno fatto domanda per essere inseriti nel De-suung, un programma nazionale di volontariato lanciato dal re nel 2011. I partecipanti al programma vengono impiegati ogni volta che si presenta la necessità: prestano servizio come lavoratori in prima linea assistendo le forze armate e il personale medico. Durante la pandemia, più di 21mila bhutanesi si sono formati come volontari.
Il re del Bhutan ha anche girato il paese per aumentare la consapevolezza della popolazione, più di 750mila persone, sulla campagna di vaccinazione.
Il Bhutan è passato da una monarchia assoluta a una monarchia costituzionale. La monarchia è ereditaria ma può essere rimossa con un voto di due terzi del Parlamento. Il leader del partito di maggioranza in Parlamento è nominato primo ministro dal monarca. L’attuale primo ministro in carica è Lotay Tshering. La prima costituzione è stata ratificata il 18 luglio 2008.
Il paese asiatico sta allentando le restrizioni da Covid-19 dal 4 aprile scorso, ma rimangono obbligatorie le mascherine nei luoghi pubblici e il tracciamento dei contatti. Gli arrivi internazionali potranno beneficiare di una quarantena ridotta di cinque giorni se vaccinati in modo completo e di dieci giorni se vaccinati parzialmente o non vaccinati. Tutti i raduni, ad eccezione degli eventi consentiti come i funerali, rimangono sospesi. Misure rigorose si applicano ancora nelle zone rosse.