Bielorussia. Un referendum dice sì alle armi nucleari

di Silvia Boltuc *

Domenica un referendum in Bielorussia ha posto fine alla neutralità del paese in un momento in cui l’ex repubblica sovietica è diventata un trampolino di lancio per le truppe russe impegnate nel conflitto in Ucraina.
Secondo quanto riportato dai media locali e russi, la commissione elettorale centrale della Bielorussia ha affermato che il 65,2% dei partecipanti al referendum (78% dei cittadini bielorussi) ha votato in favore di una serie di emendamenti che modificherebbero la Costituzione bielorussa e permetterebbero al governo di Minsk di favorire la presenza di armi nucleare sul suolo bielorusso per la prima volta da quando il paese ha rinunciato a tale eventualità a seguito della caduta dell’Unione Sovietica. Inoltre, grazie a tale referendum è stato deciso che il presidente Lukashenko potrà rimanere in carica fino al 2035.
Tale evento aumenta l’importanza della Bielorussia nello scacchiere geopolitico euroasiatico e nello scontro che oppone Mosca all’Occidente considerando che lo Stato bielorusso oltre ad essere amico della Russia fa parte dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva.
L’occidente ha già detto che non riconoscerà i risultati del referendum, perché secondo quanto affermato da diversi commentatori occidentali tale votazione si sta svolgendo sullo sfondo di una vasta repressione degli oppositori interni al governo. Secondo gli attivisti per i diritti umani, fino a domenica c’erano più di mille prigionieri politici in Bielorussia.
Domenica, parlando in un seggio elettorale, Lukashenko ha detto che potrebbe chiedere alla Russia di restituire le armi nucleari alla Bielorussia.
Alcuni analisti fanno notare che la nuova Costituzione darebbe poteri all’Assemblea popolare tutta bielorussa, creata da Lukashenko e popolata da lealisti del partito, consigli locali, funzionari e attivisti di organizzazioni filogovernative. Darebbe anche l’immunità a vita dall’accusa al presidente una volta che lascerà l’incarico.

* Articolo di monitoring in media partnership con SpecialEurasia.