Birmania. 70 morti in scontri tra polizia e rohingya

Notizie Geopolitiche –

Sarebbe di 71 morti il bilancio degli scontri avvenuti in Birmania, nel Rakhine, tra ribelli appartenenti alla minoranza musulmana rohingya e l e forze polizia.
Il generale Min Aung Hlaing, capo dell’esercito, ha comunicato che i primi ad attaccare sarebbero stati i rohingya, e che “Militari e poliziotti si battono assieme contro i terroristi bengali”.
In realtà la minoranza islamica dei rohingya, 1,1 milioni di persone, è fortemente perseguitata in Birmania, a cominciare dai monaci buddisti che sono arrivati addirittura ad esercitare violenza ed omicidi nei confronti della minoranza.
Nei mesi scorsi vi sono stati addirittura interi villaggi spazzati via dalla repressione delle autorità ma anche dei buddisti, con anche 400 morti fra i rohingya in un giorno.
E mentre in molti, privati persino dei documenti per evitarne il voto, cercano la fuga nei paesi circostanti, appare palese l’incapacità della leader Aung San Suu Kyi, già insignita del premio Nobel per la Pace nel 1991 (ma poté ritirarlo solo nel 2012) di fronteggiare questa situazione.