Botswana. Porte chiuse a insegnati e camionisti stranieri

di Giuseppe De Santis

Con un pro-capite di 7mila dollari (Ppa 17mila dollari) il Botswana è uno degli stati con il più alto reddito dell’Africa e quindi è inevitabile che attragga immigrati da altri stati africani. La maggioranza di questi immigrati proviene dallo Zimbabwe, e molti di essi lavorano della bassa manovalanza ma anche come insegnanti e camionisti.
In questi giorni vi sono state proteste contro gli immigrati, accusati di portare via il lavoro in un paese dove il tasso di disoccupazione, in crescita, è dato al 27,6%, per cui il governo ha sospeso l’erogazione di visti per lavoro a insegnanti e camionisti.
Il governo ha precisato che tale misura non è stata dettata da sentimenti xenofobici, bensì dalla necessità di proteggere gli interessi dei cittadini del Botswana, ai quali deve essere data priorità nell’assegnazione di posti di lavoro.
Al momento in Botswana ci sono 4.581 stranieri con regolare permesso di lavoro, di cui il 18% di essi sono insegnanti.