Bougainville. Ishmael Toroama è stato eletto presidente della regione autonoma della PNG

di Alberto Galvi

L’ex comandante militare ribelle Ishmael Toroama è stato eletto presidente di Bougainville, una regione autonoma della PNG (Papua Nuova Guinea), mentre al secondo posto è giunto Padre Simon Dumarinu, ex ministro del governo del PNG. Il premier della PNG James Marape si è congratulato con Toroama per la sua elezione.  
Bougainville è un gruppo di isole situate nella parte est della PNG nel Pacifico meridionale che ha strette relazioni con le vicine Isole Salomone. Dopo anni di conflitto, la situazione economica della regione autonoma è peggiorata, nonostante la sua abbondanza di risorse naturali.
Durante le elezioni generali Toroama ha sconfitto gli altri candidati alla presidenza, ed è pronto a guidare i colloqui di pace cercando di sostituire John Momis che ha dominato la politica bougainvillea per decenni, come governatore e presidente.
Il neo presidente eletto di Bougainville Toroama ha affermato che la questione dell’indipendenza della provincia deve essere risolta in breve tempo, massimo due o tre anni.
Gli elettori di Bougainville sono andati a eleggere anche un nuovo parlamento in parallelo alle votazioni presidenziali, che hanno segnato un cambiamento significativo rispetto allo status quo della politica di Bougainville.
Toroama era un comandante del BRA (Bougainville Revolutionary Army) contro il governo della PNG e in seguito ha lavorato al processo di pace e al disarmo da quando una guerra civile durata un decennio ha causato fino a 20mila vittime, terminando nel 1998.
Il conflitto è stato portato a termine da un accordo di pace firmato nel 2001 da Toroama, che è stato un importante sostenitore del processo di disarmo prima di tornare nella sua terra natale a Bougainville per coltivare il cacao. Quell’accordo prometteva un referendum non vincolante sulla possibile indipendenza, che si è tenuto lo scorso anno.
Le cause del conflitto sono state in parte attribuite su come dovevano essere condivisi i profitti della redditizia miniera d’oro e di rame di Panguna del Rio Tinto sull’isola di Bougainville e sul danno ambientale causato dall’estrazione mineraria.  
La sua vittoria segna una rottura con l’attuale governo del presidente John Momis, dopo che il candidato dell’esecutivo era stato precedentemente eliminato nel sistema di voto preferenziale della regione autonoma.
Le elezioni generali sono state le prime che si sono svolte da quando Bougainville ha votato in modo schiacciante a favore del referendum e che è stato parte del processo di pace che ha posto fine al conflitto.
Al referendum più del 98 per cento degli elettori ha sostenuto l’indipendenza di Bougainville, mentre permangano rivendicazioni contrastanti su chi spettano i diritti di concessione della miniera di Panguna chiusa ormai da tempo.
Se la miniera dovesse riaprire sarebbe per una decisione presa dai proprietari di quelle terre, in quanto qualsiasi motivazione data per la riapertura di codesta miniera sarebbe controversa alla popolazione locale.
Toroama guiderà i colloqui sui modi e i tempi che porteranno l’isola all’indipendenza dal governo centrale della PNG riluttante a perdere una provincia ricca di risorse. Marape incontrerà Toroama nelle prossime settimane per discutere i prossimi passi da fare nel proseguo del processo di indipendenza. Il Parlamento della PNG avrà comunque l’ultima parola in quanto il referendum non è stato vincolante.