Brexit. Gb: la Camera vota contro la negoziazione di Erasmus

di Elisabetta Corsi

I deputati britannici hanno bocciato con 344 voti contro 254 una clausola che avrebbe richiesto al Governo di negoziare la partecipazione a pieno titolo al programma Erasmus dopo la Brexit.
Erasmus, creato nel 1987, è un programma dell’Unione Europea che aiuta gli universitari a studiare in altri paesi membri, e si calcola che il 53% degli studenti universitari britannici che studiano all’estero lo fanno grazie a questa opportunità. Nel 2017 ben 16.561 studenti britannici hanno partecipato al programma Erasmus, mentre 31.727 cittadini dell’Unione Europea sono arrivati nel Regno Unito per lo stesso motivo. Erasmus è anche coinvolto nella formazione professionale e nel lavoro all’estero, così come gli insegnanti che vogliono lavorare o formarsi all’estero.
La sconfitta della clausola non significa necessariamente che il Regno Unito non continuerà ad essere membro a pieno titolo del programma, semplicemente deciderà il governo se rinnovare o meno l’adesione.
Anche se il Regno Unito lascerà l’Ue il 31 gennaio, ci sarà un periodo di transizione fino alla fine dell’anno, durante il quale le relazioni fra Regno Unito e Unione Europea continueranno come ora, compreso il programma Erasmus. C’è una tornata di finanziamenti per i programmi Erasmus che si concluderà a febbraio e tutti quelli concordati saranno onorati anche se i collocamenti avranno luogo dopo la fine della transizione, tant’è che alcuni premi di finanziamento Erasmus hanno una durata di due anni.
Le università inglesi stanno consigliando di continuare a richiedere questo finanziamento e stanno chiedendo al governo di impegnarsi a proseguire nella spesa attraverso la campagna di sostegno allo studio all’estero, sia attraverso Erasmus che per mezzo di un nuovo programma nazionale.
Un rapporto del Comitato Ue della Camera dei Lord ha avvertito che i benefici del programma sarebbero stati molto difficili da replicare con un programma nazionale, che l’istruzione e la formazione professionale sarebbero cessate e che l’abbandono di Erasmus avrebbe “colpito in modo sproporzionato le persone provenienti da ambienti svantaggiati e quelle con esigenze mediche o disabilità”.
Il programma Erasmus si svolge in cicli di sette anni, il prossimo sarà dal 2021 al 2027. La Commissione europea ha proposto di raddoppiare il finanziamento di Erasmus per il prossimo ciclo a 30 miliardi di euro. E anche se i dettagli non sono ancora stati concordati, ci sono stati dei suggerimenti volti a rendere più facile la partecipazione dei paesi extra europei, con però la spesa a carico dello studente anche se chiaramente dovrebbe pagare per farlo. E’ pur vero che vi sono già paesi che partecipano al programma e non sono parte dell’Unione Europea. Ad esempio la Turchia, l’Islanda, la Norvegia e la Serbia, che sono chiamati “membri del programma” e che in quanto tali vi partecipano a pieno titolo. Ma anche se il governo britannico dovesse decidere di partecipare ad Erasmus dopo il 2021, potrebbe non essere in grado di negoziarlo in tempo per l’inizio del ciclo, quindi potrebbe esserci un periodo in cui tali programmi non saranno disponibili per i partecipanti del Regno Unito.
La direttrice del programma Erasmus nel Regno Unito, Jane Racz ha dichiarato che “il programma Erasmus ha portato e continua a portare benefici significativi al Regno Unito e dobbiamo assicurarci che gli aspetti positivi non vadano persi mentre passiamo alla fase successiva”.