Brexit. Si acuisce la crisi della produttività del Regno Unito nel primo trimestre 2017

di Stefania Biagini –

L’ultima release dello studio “Business Trends” del network BDO fotografa l’economia britannica all’indomani dell’annuncio formale di uscita dall’Unione Europea: tasso di inflazione ai massimi storici nell’ultimo quinquennio e indicatori di produzione in continua discesa. Ma le imprese della Gran Bretagna continuano ad assumere
La crisi della produttività del Regno Unito si sta approfondendo, questa l’evidenza principale dell’ultima pubblicazione dello studio Business Trends di BDO UK.
L’ultima release di Business Trends rivela che, mentre le imprese del Regno Unito continuano ad assumere nuovo personale, la produzione d’impresa è in continua discesa. La quantità di produzione generata per ogni ora lavorativa rischia, quindi, di rallentare ulteriormente, compromettendo i già allarmanti livelli di produttività del Regno Unito.
Nel primo trimestre 2017 l’Employment Index – l’indice di BDO Business Trends che rileva la propensione ad assumere forza lavoro – è rimasto al di sopra della media di tendenza e risulta in crescita rispetto ai mesi di gennaio e febbraio 2017, attestandosi a 102,0. L’occupazione è cresciuta costantemente negli ultimi sei mesi e il tasso di disoccupazione, attualmente al 4,7%, è il più basso mai registrato in Gran Bretagna da più di 40 anni (1).
Tuttavia, nonostante i dati positivi sull’occupazione, l’Output Index – l’indice BDO sulle previsioni delle imprese britanniche relative agli ordini per il prossimo trimestre – ha subito un decremento scendendo a 95,9. Questo risultato è decisamente inferiore all’andamento di crescita a lungo termine che viene attestato a 100, e sta scivolando più vicino al punto di contrazione, ossia al di sotto di 95.0. I dati mostrano la grave difficoltà che sta vivendo l’economia britannica per rilanciare la produttività, nonostante gli aumenti marginali annunciati dalla ONS all’inizio di aprile.
Lo scarso livello di produttività riscontrato nel primo trimestre 2017, oltre ad avere un impatto sulle imprese, ha anche un peso incisivo sulle famiglie britanniche. La crescita dei redditi familiari, infatti, si attesta a circa il 50% in meno del periodo pre-crisi finanziaria (2) e riflette le basse prestazioni riscontrate nella produzione. In aggiunta, l’Inflation Index, l’indice di BDO che misura i livelli di inflazione, ha raggiunto un nuovo picco a quota 105,2, il più elevato dell’ultimo quinquennio. Considerando che i prezzi delle merci continuano ad adeguarsi a causa del recente deprezzamento della valuta sterlina, che non accenna a fermarsi, l’inflazione sembra destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi mesi. Questi fattori combinati indicano che qualora la produttività non ritorni a regime rapidamente, la spesa per i consumi continuerà a contrarsi in maniera ancora più incisiva.
Simone Del Bianco, Managing Partner di BDO Italia ha commentato che “Lo studio sull’andamento dell’economia britannica è emesso regolarmente da BDO ogni mese a seguito del referendum UK che ha sancito la vittoria del leave lo scorso anno. Alla fine del mese di marzo 2017 il governo britannico ha attivato l’articolo 50 del Trattato di Lisbona facendo ufficialmente entrare in vigore la Brexit. L’ultima release dello Studio, pubblicata proprio dopo questo evento evidenzia che l’andamento debole della sterlina inizia sia a generare effetti inflazionistici sui prezzi più elevati delle importazioni sia a impattare sull’inflazione delle famiglie. I redditi reali sono ricrollati proprio a causa dell’aumento dei prezzi al consumo. L’inflazione ha continuato ad accelerare e prevediamo che continui a farlo almeno fino alla metà di quest’anno. Questo implica che il reddito disponibile dei nuclei familiari britannici calerà ulteriormente nei prossimi trimestri, spingendo le famiglie a ridurre o le spese o i risparmi. Questi ultimi già ridotti all’estremo non offrono molto margine per cui tagliarli ulteriormente a favore dei consumi. Di conseguenza ci aspettiamo un ulteriore rallentamento dei consumi e di conseguenza del PIL UK nel corso di quest’anno”.
“Tuttavia va riconosciuto ai governi della Gran Bretagna di aver perseguito una rilevante politica di sostegno alle imprese operative UK e agli investitori stranieri nel Paese. Questo fattore si riflette per esempio nell’andamento della Borsa di Londra nel primo trimestre 2017 che ha registrato una crescita media del +3%, contro la media della piazza di Milano che ha registrato un modesto +1,6%. Questo indicatore è l’evidenza che, sebbene Brexit sia conclamata, i mercati continuano a ritenere affidabile la strategia e l’impegno del Governo May per il mantenimento di un contesto favorevole agli investimenti domestici e internazionali e alla localizzazione delle imprese multinazionali”, ha concluso Del Bianco.

Note.
1- Unemployment rate (ONS)
2 – Labour Market Statistics time series dataset (LMS)

Business Trends – aprile 2017
Il report mensile Business Trends è una rielaborazione di BDO UK dei principali sondaggi e ricerche condotte nel Regno Unito sul segmento business. L’indice deve essere letto secondo i seguenti parametri: 100 rappresenta il livello medio, mentre 95 è il livello che divide espansione e contrazione.