Bulgaria. Elezioni generali: il premier Boyko Borisov del partito di centro-destra GERB è il favorito

di Alberto Galvi

In Bulgaria il 4 aprile si terranno dopo un decennio le prime elezioni generali, le prime dal 2009 che si svolgono entro i tempi stabiliti dalla costituzione e dalla legge, invece di essere anticipate. Sono anche le prime elezioni nazionali in Bulgaria che si tengono durante la pandemia da Covid-19. L’Assemblea nazionale è composta da 240 seggi, che sono eletti direttamente in collegi elettorali uninominali con voto di rappresentanza proporzionale per un mandato di 4 anni.
Questa elezione tuttavia non segnerà la fine dell’instabilità politica per lo Stato membro più povero dell’Ue, poiché si verificherà all’indomani di una grande protesta antigovernativa, di una pandemia in corso e in vista di un’importante elezione presidenziale in autunno che può ridisegnare la mappa politica bulgara.
Il primo ministro bulgaro è Boyko Borisov del partito di centro-destra GERB (Citizens for European Development of Bulgaria). Borisov è già stato premier in tre diverse occasioni, mentre ha perso gran parte della sua credibilità a seguito di numerosi scandali per corruzione, mentre sono rimasti in stallo tiepidi sforzi di riforma e di sviluppo economico.
Gli altri principali partiti sono: BSP (Bulgarian Socialist Party), ITN (There Is Such A People), DPS (Movement for Rights and Freedom), DB (Democratic Bulgaria), Volya + IMRO (Bulgarian National Movement), NFSB (National Front for the Salvation of Bulgaria), ABV (Alternative for Bulgarian Revival), Attack, IS.BG (Stand Up.BG), RB (Republicans for Bulgaria) e Revival.
Il governo di Borisov è sopravvissuto a un voto di sfiducia in parlamento, il quinto da quando ha preso il potere nel 2017. I manifestanti hanno protestato contro il governo di Borisov e i suoi legami percepiti con i potenti oligarchi del paese.
Secondo la costituzione, il presidente ha tempo fino a un mese dopo le elezioni di convocare l’Assemblea nazionale. In caso contrario può essere convocata da almeno un quinto dei suoi membri. Dopo le consultazioni con i gruppi parlamentari, il presidente nomina un premier designato dal partito che ha ottenuto il maggior numero di seggi nell’Assemblea nazionale.
Se entro sette giorni il premier designato non riesce a formare un governo, il mandato viene trasferito alla persona designata dal secondo gruppo parlamentare più numeroso. Se il secondo tentativo di formare un governo fallisce, a scelta del presidente il mandato va a un gruppo parlamentare di minoranza.
La politica bulgara vive un momento di incertezza, anche se sembra che una grande coalizione tra GERB e BSP sia possibile. Se le consultazioni sulla formazione di un governo si rivelano efficaci, il presidente chiederà all’Assemblea nazionale di votare per eleggere il premier designato. Il presidente e vicepresidente sono eletti nello stesso scrutinio a maggioranza assoluta con voto popolare in 2 turni se necessario per un mandato di 5 anni.