Bulgaria. Il paese andrà al voto molto probabilmente l’11 luglio

di Alberto Galvi

La Bulgaria andrà alle urne a luglio, con i socialisti divenuti il terzo partito politico del paese dopo aver perso quasi la metà dei loro seggi alle elezioni del 4 aprile. I socialisti hanno dichiarato che sarebbe impossibile costruire una maggioranza attiva in un parlamento frammentato e che restituiranno il mandato immediatamente dopo che il presidente glielo avrà consegnato il 5 maggio.
Il 9 aprile 2021 la commissione elettorale centrale aveva annunciato formalmente la distribuzione dei seggi nel nuovo parlamento come segue: GERB (Citizens for European Development of Bulgaria) con 75 seggi, ITN (There Is Such A People) con 51 seggi, BSP (Bulgarian Socialist Party) con 43 seggi, DPS (Movement for Rights and Freedom) con 30 seggi, DB (Democratic Bulgaria) con 27 seggi, SUMO (“Stand Up! Mafia Out”) con 14 seggi.
Il presidente Rumen Georgiev Radev aveva annunciato che avrebbe offerto il terzo mandato al BSP di Kornelia Ninova dopo i fallimenti di GERB e di ITN. La leader socialista e i vertici del partito avevano optato per tre possibili soluzioni per riuscire a formare il nuovo governo, ma tutte e tre di fatto impossibili da realizzare.
La prima soluzione era recepire il mandato e presentare un governo BSP all’Assemblea nazionale, ma sarebbe stato improbabile che questa approvasse un simile governo. La seconda opzione era quella di formare un governo tecnico, anche se questo era improbabile che ottenesse l’approvazione parlamentare, anche perché sarebbe stato dannoso per il BSP se sostenuto dal GERB. La terza e ultima opzione era quella di restituire il mandato in quanto il BSP non aveva il sostegno degli elettori e degli altri partiti del cambiamento in parlamento. Questo era un riferimento all’ITN a DB e a SUMO.
Dopo il fallimento della fase del terzo mandato, la Costituzione bulgara obbliga il presidente a sciogliere il parlamento a nominare un governo provvisorio e a decretare una data per le elezioni a due mesi dallo scioglimento del parlamento, molto probabilmente l’11 luglio. Il primo ministro è eletto dall’Assemblea nazionale, mentre i vice primi ministri sono nominati dal primo ministro. L’Assemblea nazionale è composta da 240 seggi i cui membri sono eletti per un mandato di 4 anni.
La prolungata incertezza politica potrebbe ostacolare la capacità dello Stato membro più povero dell’Unione Europea di riavviare la sua economia colpita dalla pandemia e attingere efficacemente al Recovery Fund da 750 miliardi di euro dell’Ue.