Bulgaria. Proteste antigovernative: scontri davanti al Parlamento

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Proseguono da quasi due mesi le quotidiane manifestazioni antigovernative in Bulgaria, in particolare contro il premier conservatore Boyko Borissov. Il tutto è partito con l’arresto di alcuni stretti collaboratori del presidente della Repubblica Rumen Radev, fatti da cui è partito un braccio di ferro fra la presidenza della Repubblica e quella del Consiglio. Il partito di Borissov, Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria, ha proposto modifica alla Costituzione attraverso l’elezione di un’assemblea costituente (la Bulgaria è una repubblica Parlamentare), ma i manifestanti chiedono le dimissioni del premier per via della rete di oligarchi che lo appoggia, un sistema fato di corruzione ed interessi di pochi potenti.
In mattinata i manifestanti hanno tentato di bloccare l’accesso al palazzo del Parlamento ai deputati, in occasione del primo giorno di attività dopo la sospensione estiva, ma l’iniziativa finita in scontri con le forze dell’ordine e arresti.
Nella capitale i manifestanti hanno allestito una tendopoli, ma proteste sono in corso da giorni anche in altre città della Bulgaria.