BULGARIA. Sofia minaccia di frenare Mosca su gasdotto South Stream

TMNews, 13 set 12 – 

Il premier bulgaro Boyko Borisov ha fatto capire che potrebbe inasprire la linea del governo sulla costruzione del gasdotto South Stream se la Russia manterrà la sua richiesta di un miliardo di euro di risarcimento per lo stop al progetto bulgaro di centrale nucleare a Belene. “Una società si è permessa, senza informarci, di reclamare un miliardo di euro. Spero che il presidente Vladimir Putin non sia stato informato di questa richiesta. Perchè se ne era al corrente, il suo incontro del 9 novembre qui in Bulgaria non sarà piacevole. Allora dovremmo firmare su South Stream” ha detto ai giornalisti. Borisov non ha però rimesso in causa l’intero progetto South Stream. “Per me, questo progetto è stato approvato e la costruzione comincerà” ha detto. La russa Atomstroyexport, controllata dal gruppo pubblico Rosatom, si è rivolta a un arbitraggio internazionale per chiedere un risarcimento da un miliardo di euro alla Bulgaria dopo l’annullamento nei mesi scorsi del progetto di centrale nucleare a Belene, una progetto strategico per Mosca in un paese dell’Unione europea. “Ci rivolgeremo alla giustizia” contro le pretese di Atomstroyexport, ha promesso il premier, nonostante “l’amicizia vecchia di secoli” tra i due Paesi.
Il ministro dell’Economia di Sofia Delyan Dobrev ha detto che la richiesta russa non è fondata e ha assicurato che la Bulgaria è pronta a difendersi. Il ministro delle finanze Simeon Djankov ha definito la pretesa “ridicola”. Il 27 agosto scorso Bulgaria e Russia hanno concordato i parametri tecnici del troncone del gasdotto che deve attraversare il territorio bulgaro. Il vicepresidente di Gazprom Alexander Medvedev in quell’occasione aveva previsto l’avvio dei lavori per il 2013. La holding energetica bulgara BEH si è impegnata a firmare entro il 15 novembre un contratto sull’investimento nella tranche di South Stream che attraverserà la Bulgaria, con una capacità di 15,6 miliardi di metri cubi l’anno, e diventerà operativa nel 2015. L’intero gasdotto South Stream, con quattro tronconi e una capacità totale di 63 miliardi di metri cubi l’anno, entrerà in servizio nel 2018, secondo Gazprom.