Burkina Faso. Colpo ti Stato: arrestato il presidente Kaboré

di Guido Keller

Ancora un colpo di stato nell’Africa occidentale, l’ottavo in due anni se si considera la sospensione del Parlamento in Tunisia operata dal presidente Kais Saied e ancora in corso: già ieri nelle caserme del Burkina Faso si sparava, ma da Ouagadougou veniva garantito che la situazione era sotto controllo. Oggi invece il quadro mostra un golpe militare al momento riuscito, con tanto di arresto del presidente Roch Marc Christian Kaboré, da quanto si apprende detenuto in una caserma di militari rivoltosi. Arrestati anche alcuni membri del gabinetto e il presidente del Parlamento, Alassane Bala Sakandé.
Alla base del golpe vi sarebbe il malcontento dei militari per le paghe e per il mancato sostegno alle famiglie dei feriti e dei morti, ma l’esercito tutto è da tempo in uno stato di frustrazione per l’inadeguatezza dei mezzi nel contrasto ai jihadisti di al-Qaeda e negli interventi volti a contenere le violenze interetniche, nonché la disistima nei confronti dei una gerarchia militare incapace e spesso corrotta. Gli scontri tra clan dei villaggi hanno comportato centinaia di morti, intere famiglie trucidate, centri abitati razziati e almeno un milione di profughi interni.
Solo 10 giorni fa Kaboré aveva licenziato il premier Christopfe Dabiré proprio per la condotta sulla sicurezza, dopo che a novembre la gente era scesa in strada per protestare a seguito dell’uccisione di una cinquantina di militari da parte dei miliziani di al-Qaeda, ma sono almeno 2mila i morti in sei anni negli scontri con i terroristi jihadisti. Da qualche tempo si susseguono gli attentati, e ad essere prese di mira sono anche i fedeli cristiani che seguono le funzioni religiose.
Al momento la situazione nel paese è poco chiara a causa delle informazioni contraddittorie che arrivano. Da quanto si è appreso i militari avrebbero smentito di aver attuato un golpe, ma si è anche saputo che al presidente Kaboré sono state date 72 ore di tempo per firmare le dimissioni. E’ stato introdotto il coprifuoco, mentre la tv di Stato, il cui controllo è stato preso dai golpisti, continua a trasmettere programmi registrati.