Burkina Faso. Entro un mese la Francia ritirerà le sue truppe

di Alberto Galvi

Entro un mese la Francia ritirerà le sue truppe dal Burkina Faso dopo che le autorità del Burkinabé le hanno chiesto loro di lasciare il paese. In questo modo sarà ridotta ulteriormente la presenza francese nella regione soggetta a una crescente violenza da parte dei gruppi armati.
In Burkina Faso gruppi armati legati ad al-Qaeda e all’ISIS hanno conquistato vaste aree del paese e costretto alla fuga milioni di persone nella più ampia regione del Sahel, appena a sud del Sahara. Il governo del Burkinabé aveva sospeso l’accordo militare del 2018 con la Francia, sebbene volesse ancora supporto sotto forma di equipaggiamento.
La Francia schiera oggi tra i 200 e i 400 soldati delle sue forze speciali in Burkina Faso, paese guidato da un governo militare, ma negli ultimi mesi le relazioni si sono deteriorate e le tensioni sono aumentate. Le truppe francesi si sono ritirate anche dal vicino Mali lo scorso anno ponendo fine a una lotta decennale contro i gruppi armati, dopo che le relazioni tra i due paesi si erano deteriorate. Sia il Burkina Faso che il Mali sono governati da governi militari che hanno preso il potere con la forza negli ultimi due anni, promettendo di migliorare la sicurezza e tagliando ponti con i loro tradizionali alleati.
Le forze francesi che si ritirano dal Burkina Faso saranno probabilmente ridistribuite a sud del vicino Niger, dove sono già di stanza quasi 2mila militari di Parigi. Il Niger è alle prese con due rivolte e sta cercando di aumentare il numero delle sue forze armate. La Francia e gli Stati Uniti hanno entrambe importanti basi militari nel vasto paese, mentre la Germania vi ha una base logistica.
Le relazioni tra Francia e Burkina Faso sono divenute scarse fin dai tempi del colpo di Stato militare del settembre 2022, quando si sono svolte diverse manifestazioni per chiedere la partenza dell’ambasciatore francese, oltre che delle truppe francesi, inefficaci secondo molti contro il terrorismo che imperversa nel paese dal 2015. I manifestanti hanno attaccato il centro culturale francese nella capitale Ouagadougou a ottobre. Il Burkina Faso, come il vicino Mali, sembra rivolgersi sempre più alla Russia come partner.
La Francia ha accusato la Russia per aver fatto diminuire la propria influenza in alcuni paesi africani. La partenza dell’esercito francese dal Mali ha coinciso con la decisione del governo militare di assumere mercenari russi per combattere i gruppi armati, una mossa fortemente condannata dai paesi occidentali. Il Burkina Faso non ha né confermato né smentito le recenti notizie secondo cui avrebbe deciso di assumere il gruppo russo Wagner.