Burkina Faso. Il governo militare ha sventato un tentativo di colpo di Stato

di Alberto Galvi

Il governo militare del Burkina Faso ha sventato un tentativo di colpo di Stato lo scorso 26 settembre, quasi un anno dopo che lo stesso leader del paese era salito al potere con un colpo di Stato. Il Burkina Faso fa parte di una lista crescente di paesi dell’Africa occidentale in cui l’esercito ha preso il potere, accusando i governi eletti di non aver mantenuto le promesse.
Il leader della giunta, il capitano Ibrahim Traoré, ha preso il potere il 30 settembre 2022, e da allora ha tagliato i legami con la Francia. Traoré ha ordinato alle forze francesi con sede nel paese di contribuire a contrastare l’insurrezione islamica e ha lanciato campagne di reclutamento di massa per rafforzare le forze di sicurezza. Più di 17mila civili e militari sono morti negli attacchi jihadisti, e più di 2 milioni di persone sono state sfollate, rendendo quella del Burkina Faso una delle peggiori crisi di migranti interni in Africa.
La settimana scorsa il governo ha affermato che quasi 192mila sfollati interni erano tornati nelle loro case dopo che varie regioni erano state riconquistate dalle forze governative. Gli attacchi jihadisti continuano senza sosta nonostante il governo affermi di aver riconquistato il territorio. Dal primo colpo di Stato del paese nel gennaio 2022, il numero di persone uccise dagli estremisti islamici è quasi triplicato rispetto ai 18 mesi precedenti.
Lo scorso 26 settembre a Ouagadougou migliaia di persone sono scese nelle strade della capitale del Burkina Faso, in seguito all’appello dei sostenitori di Traoré, per difenderlo dalle voci di un colpo di Stato sui social media. Il governo militare cercherà di fare il possibile per far luce su questo complotto.