Burkina Faso. Il leader ad interim Traoré riferisce di un tentativo di golpe

di Alberto Galvi

Il leader ad interim del Burkina Faso, il capitano Ibrahim Traoré, ha dichiarato che la scorsa settimanali è stato un tentativo di golpe ad opera di elementi dell’esercito volevano prendere il potere.
I sostenitori di Traoré si sono riuniti nella capitale Ouagadougou per protestare contro il presunto tentativo di colpo di Stato. Rivolgendosi alle organizzazioni della società civile e ai leader religiosi, Traoré ha affermato di conoscere gli autori del tentativo di golpe, ma che all’arresto dei responsabili preferisce il dialogo.
Il presidente ha chiesto il sostegno di tutti, e di istituire cellule di controllo nei quartieri perché è la società civile che deve garantire il regolare svolgimento della transizione verso un governo eletto. Il governo ad interim sta cercando di reclutare 50mila membri VDP (Volontari per la Difesa della Patria), una milizia civile che sostiene l’esercito nella lotta contro i jihadisti.
Il Burkina Faso ha chiesto alla Francia, sua ex potenza coloniale e alleata, di fornire al VDP armi e munizioni. Il VDP, istituito nel dicembre 2019, comprende volontari civili che ricevono un addestramento militare di due settimane e poi lavorano a fianco dell’esercito, svolgendo in genere compiti di sorveglianza, raccolta di informazioni o scorta.
Il Burkina Faso ha già assistito a due colpi di Stato quest’anno. A settembre Traoré ha guidato un gruppo di soldati scontenti che hanno deposto il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, che aveva preso il potere con un colpo di Stato lo scorso gennaio deponendo il governo eletto del presidente Roch Marc Christian Kaboré.
Il Burkina Faso è alle prese con una rivolta armata che dura da sette anni e arriva dal vicino Mali. L’insurrezione ha causato migliaia di vittime. Centinaia di volontari VDP, scarsamente addestrati, sono morti soprattutto in agguati o esplosioni causate da ordigni esplosivi improvvisati piazzati lungo le strade. Quasi due milioni di persone sono fuggite dalle loro case e più di un terzo del paese è fuori dal controllo del governo.