Camerun. Proteste davanti all’ambasciata francese per le critiche di Macron a Biya

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Decine di giovani hanno manifestato davanti l’ambasciata francese della capitale del Camerun, Yaoundè, per protestare contro il presidente francese Emanuel Macron dopo la diffusione di un video nel quale aveva parlato di “intollerabili violazioni dei diritti umani” da parte del presidente Paul Biya.
Nel filmato, diventato subito virale, il presidente francese scambia alcune battute con un’attivista camerunese, Calibri.
Sollecitato sul recente attacco militare che ha causato 22 morti in una delle regioni anglofone del Paese, l’inquilino dell’Eliseo nel video assicura che intende affrontare la questione direttamente con Biya e che la Francia e’ pronta ad esercitare pressioni sul governo affinché si “metta fine” alla situazione.
Macron, nel corso del breve scambio avvenuto in un evento al Salone dell’agricoltura di Parigi, ha anche lasciato intendere che il rilascio del leader dell’opposizione Maurice Kamto, liberato dopo dieci mesi di carcere a ottobre, e’ stato frutto delle pressioni del governo francese.
Non appena il filmato è stato diffuso sui media del Camerun, un gruppo di persone, quasi tutti giovani, si è riunito davanti all’ambasciata di Parigi nel Paese. Ascoltati dalla stampa locale, diversi dimostranti hanno espresso il loro appoggio al presidente, definito “un uomo di pace”, che non ha bisogno “delle lezioni di Macron”.
Sono circolati però dubbi sulla spontaneità della protesta. Sentito dall’emittente brittanica Bbc, l’attivista Yvone Mumah Biya ha detto che si tratta di “manipolazione politica” da parte del governo, che ha deciso di “mobilitare la sua gioventù” per difendersi.